Non solo politica: manager e vip

I mondi dell'economia, dello sport e della cultura all'appuntamento del "Portrait"

Non solo politica: manager e vip
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Ministri, top manager, esponenti delle istituzioni. Dibattiti sul futuro dell'Italia e calici di vino, con un gala a inviti che è proseguito fino a sera. Parterre de roi alla festa-evento per i 50 anni dalla fondazione del Giornale ieri all'hotel Portrait, a pochi passi da via Montenapoleone a Milano. Aprono le danze il direttore Alessandro Sallusti e Paolo Berlusconi, presidente e storico editore della testata, accompagnato dalle figlie Luna, Alessia e Nicole, nelle prime file gli editori Antonio e Giampaolo Angelucci.

Le alte cariche dello Stato. Ospite d'onore la premier Giorgia Meloni - che dopo il colloquio sul palco con Sallusti si è intrattenuta con Vittorio Feltri e Melania Rizzoli, assessore regionale e nel cda della testata -, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il presidente del Senato Ignazio La Russa, i ministri Matteo Piantedosi e Daniela Santanchè. C'è il governatore della Lombardia Attilio Fontana che festeggia anche il via libera al ddl sull'autonomia differenziata («correremo ancora più veloce»). Assente il sindaco di Milano Beppe Sala che punta i piedi perché Meloni non gli ha ancora fatto visita a Palazzo Marino. «Sono un'habituè a Milano» ha detto con un sorriso la premier, senza riferimenti a Sala. Tra i politici Letizia Moratti in total white, fresca di elezione in Europa nella lista di Forza Italia, la senatrice Licia Ronzulli e la deputata Fi Cristina Rossello, la presidente di Azione Mara Carfagna, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. C'è «l'uomo che sussurra ai potenti» ed ex giornalista Luigi Bisignani.

Il mondo dell'economia e delle istituzioni. Una lunga lista che va dal vicepresidente esecutivo di Pirelli Marco Tronchetti Provera al patron di Moncler Remo Ruffini, il presidente di Assolombarda Alessandro Spada, il dg e uomo forte di Confcommercio Milano Marco Barbieri, l'ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero, l'ad Invitalia Bernardo Mattarella, Ernesto Mauri, presidente del Teatro Manzoni e nel cda del Giornale, il presidente di Enel e del Milan Paolo Scaroni (che non si sbottona sul progetto in arrivo da Webuild per il restyling di San Siro). Ad ascoltare il colloquio tra Meloni e Sallusti sul palco allestito in giardino il ceo di A2a Renato Mazzoncini, il presidente della Milano Serravalle Beniamino Lo Presti, il presidente di Dompè farmaceutici Sergio Dompè, l'ad di Acea Fabrizio Palermo, Silvano e Elena Boroli, tra i primi investitori del Giornale, ill dg di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi.

In ordine sparso, per il mondo dello sport il presidente del Coni e della Fondazione olimpica Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagò, il filosofo e scrittore Stefano Zecchi, l'ex ministro e oggi presidente del Gruppo San Donato e di Astm Angelino Alfano, l'ambasciatore e presidente di Mundys spa Giampiero Massolo, il numero uno di Aci Milano Geronimo La Russa. Dalla tv, Federica Panicucci.

Hanno partecipato alle festa tanti direttori e giornalisti di altre testate, alcuni con una carriera al Giornale alle spalle. I direttori Maurizio Belpietro (oggi a La Verità) e Augusto Minzolini, Gianluigi Nuzzi, Gianmarco Chiocci oggi alla guida del Tg1, il direttore di SkyTg24 Giuseppe De Bellis.

Presenti , il direttore di Libero Mario Sechi ed editoriale Daniele Capezzone, di Chi Massimo Borgnis e de Il Tempo Tommaso Cerno, Paolo Del Debbio. E tanti altri amici per brindare al viaggio - ancora lungo - del Giornale.

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