Nuove accuse per Navalny, chiesti altri tre anni di carcere. "È una vergognosa montatura"

Non c'è pace per Aleksei Navalny, forse il vero e unico leader anti-Putin. Nuove accuse a suo carico sono arrivate dal Comitato Investigativo di Mosca che lo ritiene colpevole di aver creato un'organizzazione no-profit

Nuove accuse per Navalny, chiesti altri tre anni di carcere. "È una vergognosa montatura"

Non c'è pace per Aleksei Navalny, forse il vero e unico leader anti-Putin. Nuove accuse a suo carico sono arrivate dal Comitato Investigativo di Mosca che lo ritiene colpevole di aver creato un'organizzazione no-profit, la Fondazione Anti-Corruzione, con lo scopo di lanciare programmi estremisti. Secondo gli inquirenti, che fanno leva su una legge di recente approvazione, l'associazione di Navalny «invita i cittadini non soltanto a criticare l'operato del governo, ma a commettere atti illeciti e sovversivi». Ora rischia una multa fino a 200mila rubli, lavori forzati, limitazioni alla libertà o reclusione fino a tre anni. Queste nuove accuse potrebbero portare a un'estensione del suo periodo di detenzione nel carcere di Pokrov. Il dissidente è stato condannato il 2 febbraio scorso a due anni e otto mesi per un caso di frode risalente al 2014. In un altro processo è stato condannato anche per diffamazione contro un veterano della Seconda guerra mondiale. «É tutta una vergognosa montatura. Se il mio assistito non avesse criticato Putin, oggi non ci troveremmo qui a dover discutere di capi d'imputazione assolutamente surreali», commenta il suo legale Vadim Kobzev. La moglie Yulia Navalnaya continua ormai da mesi a chiedere a Putin di autorizzare la scarcerazione immediata di Aleksei.

«Continua a muovergli accuse perché teme la competizione politica e vuole rimanere seduto sul trono per il resto della sua vita. Quello che sta accadendo ora è la sua personale vendetta che si svolge sotto i nostri occhi. Va fermata una volta per tutte». Navalny sembra intenzionato a protestare con un nuovo sciopero della fame.

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