Il cerotto "smart" controlla la salute

Il nuovo strumento alimentato dal sudore

Il cerotto "smart" controlla la salute
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Il cerotto è uno degli oggetti più umili della nostra quotidianità, e non ha avuto grandi evoluzioni da quando fu inventato un secolo fa (il merito va ascritto, secondo Wikipedia, a tal Earle Dickson, la cui moglie tendeva a tagliarsi con eccessiva frequenza). Ma ora anche quella strisciolina di pellicola adesiva con garza incorporata potrebbe diventare smart. È pronto infatti un cerotto che si avvolge intorno alle dita e che grazie all'analisi del sudore riesce a monitorare i parametri di salute di chi lo «indossa».

Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Electronics, si deve al gruppo di ricerca guidato dall'Università della California a San Diego, che lo ha sperimentato per controllare i livelli di diverse sostanze presenti nel sangue, come glucosio, vitamina C e un farmaco usato nel trattamento della malattia di Parkinson. L'obiettivo dei ricercatori è rendere il dispositivo personalizzabile e utilizzarlo anche per somministrare terapie sulla base dei dati raccolti.

I ricercatori coordinati da Joseph Wang hanno optato per i polpastrelli come zona alla quale applicare il cerotto smart perché, a dispetto delle loro dimensioni, sono tra le zone del corpo che producono più sudore, anche in condizioni di riposo. E le ghiandole sudoripare possono fornire allo strumento energia continua che gli consenta di funzionare anche nel sonno.

Il cerotto è formato da diversi componenti elettronici stampati su un materiale molto sottile, flessibile ed elastico, che può adattarsi alle dita e che, allo stesso tempo, è sufficientemente resistente da sopportare movimenti ripetuti. Il cuore del dispositivo è nelle celle poste a diretto contatto con la pelle, progettate per raccogliere e convertire in modo efficiente le sostanze chimiche presenti nel sudore in elettricità.

Quest'ultima viene poi immagazzinata in una coppia di batterie flessibili le quali, a loro volta, alimentano i sensori. Un chip elabora infine i segnali dei sensori e trasmette i dati via bluetooth e in modalità wireless a una app consultabile su smartphone o computer.

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