Il flop di Kiev nel Donbass viene occultato dai media locali, che si aggrappano alla vittoria della nazionale di calcio contro la Macedonia del Nord. La polvere da nascondere sotto al tappeto è la capitolazione di Lyman, la cui conquista avrebbe consentito di ripulire la parte settentrionale della regione di Donetsk e di spostarsi nel Luhansk. Questi erano i piani estivi di Zelensky e dell'ex capo dello stato maggiore congiunto Usa Mark Milley quando iniziò la controffensiva, ma il Donbass continua a essere il nervo scoperto di Kiev. L'esercito non solo non riesce a sfondare, ma si trova ormai da giorni in assetto difensivo. L'Ucraina ha assorbito buona parte delle sue forze nel tentativo di mettere le mani sulla Crimea, a scapito della distruzione dei suoi reparti nei pressi del fiume Oskol. Le brigate di riserva sono costituite principalmente da reclute arruolate in fretta e furia. Nei giorni scorsi, le forze di Mosca hanno inoltre attaccato le zone a nord e sud di Avdiivka (dove sono stati sospesi gli aiuti umanitari), nel Donetsk, avanzando per un totale di 4,5 chilometri quadrati d'area. Ieri a quelle latitudini è arrivato a sorpresa il comandante in capo Syrskyi, con il delicato compito di incoraggiare le truppe. Il generale non ha potuto negare l'evidenza, spiegando che «i combattimenti nel nord-est sono peggiorati in modo significativo, soprattutto qui e a Kupyansk. Ci troviamo a dover far fronte a decine di assalti quotidiani da parte di gruppi, supportati da veicoli blindati, che conducono un pesante fuoco di mortaio e artiglieria sulle nostre posizioni». Syrskyi ha sottolineato come i soldati fossero «preparati a tale sviluppo» e di conseguenza «stanno dando al nemico una degna risposta». Le buone notizie non arrivano neppure nel sud del Donbass, dove gli ucraini stanno tentando di respingere gli attacchi russi, ma devono fare i conti con la superiorità numerica del nemico.
Nel 598esimo giorno di guerra, un bambino di 11 anni è morto in un attacco missilistico lanciato contro il villaggio di Bahatyr (Donetsk).
A Kherson due missili sono caduti su un supermercato, non ci sono vittime. Mosca ha reso noto di aver abbattuto un drone sul Mar Nero vicino alla città di Sochi, e un altro a Belgorod. Il ponte di Crimea, danneggiato durante un blitz ucraino del 17 luglio, è stato riaperto al traffico.
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