L'Assemblea generale delle Nazioni unite ha approvato a larga maggioranza il Patto globale sulle migrazioni, Global Compact for Migration, destinato a rafforzare la collaborazione internazionale per "migrazioni sicure, ordinate e regolari". I voti favorevoli sono stati 152, gli astenuti 12, i contrari 5 tra cui Usa e Ungheria. "Appoggiando il Global Compact for Migration, abbiamo davanti a noi un'opportunità storica di collaborare, scambiare buone pratiche e imparare reciprocamente, in modo che le migrazioni, come fenomeno che ha segnato la storia dell'umanità, siano di beneficio a tutti", ha commentato su Twitter la presidente dell'Assemblea generale Onu, María Fernanda Espinosa Garcés.
L'Italia si è astenuta. Oltre a Stati Uniti ed Ungheria hanno votato contro Israele ed altri due Paesi della Ue, Repubblica Ceca ed Ungheria. Tra gli astenuti anche l'Austria, l'Australia, la Svizzera e la Bulgaria. Il Belgio ha votato a favore nonostante ieri il premier Charles Michel si sia dimesso a seguito della crisi del suo governo provocata dalle dimissioni dei ministri della Nuova Alleanza Fiamminga, usciti dal governo contestando il sì del premier al Global Compact sull'immigrazione. Prima del voto la presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu, Maria Fernanda Espinosa, ha detto di voler "ribadire" il concetto che il global compact non è legalmente vincolante e non viola la sovranità dei Paesi che vi aderiscono.
"L'importante è affrontare nel merito le questioni, ma se mi chiede se è il global compact a determinare la presenza dell'Italia tra i big del pianeta le rispondo che no, non è questo lo strumento per dire se l'Italia è nel consesso dei grandi", ha dichiarato il premier Giuseppe Conte, durante il brindisi di auguri al Quirinale.
Intanto oggi il presidente della Camera è tornato alla carica. "L'Italia sul Global Compact deve per forza sedersi al tavolo". Alla Camera la maggioranza gialloverde ha approvato una mozione (277 voti favorevoli, 224 contrari e tre astenuti) sul voto al patto Onu sui migranti. Bocciati invece i testi delle opposizioni a prima firma Meloni (FdI), Scalfarotto (Pd), Fornaro (Leu), Rossini (Fvp) e Fontana (FI). L'obiettivo dei penta-leghisti è quello di rinviare la decisione a data da destinarsi.
Il Carroccio è fermo nella sua opposizione, i grillini sono divisi all'interno. Una parte del Movimento, quella che fa riferimento proprio a Roberto Fico, vorrebbe sfruttare la firma sul Global Compact per rifarsi la verginità sul tema immigrazione e mettere in difficoltà Salvini. Non si è ancora del tutto sgonfiato il dialogo tra dissidenti grillini e piddini desiderosi di votare "sì" all'accordo internazionale e allo stesso tempo fare uno sgambetto all'asse tra i due vicepremier.
Non è un caso se proprio mentre l'aula vota le mozioni sul Global Compact, Fico ne approfitta per mandare un messaggio chiaro di "dissenso" rispetto alla linea dell'esecutivo. "Per forza dobbiamo sederci a un tavolo assieme a tutti gli atri paesi - ha attaccato il presidente della Camera - per affrontare la problematica. Quando c'è un tavolo dell'Onu, è chiaro che in questo tavolo ci devi stare e collaborare, firmare un patto che renda concettualmente e culturalmente un approccio globale".
Il leader della Lega è stato chiaro: "Sul Global Compact la posizione mia e della Lega è assolutamente contraria, perché sono scelte che spettano ai singoli Stati.
Critico che si mette tutti sullo stesso piano. Bisogna mettere delle regole. Il governo italiano ha fatto una scelta precisa: a Marrakesh non c'era e non ha firmato quel testo. Mi auguro che l'intera coalizione resti compatta su questo tema".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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