Ora Letta vuol fare Renzi: due donne come capigruppo in Camera e Senato per rottamare le correnti

Enrico Letta vuol cambiare tutto e memore delle polemiche contro Zingaretti impone che a guidare i gruppi parlamentari siano due donne: ecco i nomi più gettonati

Ora Letta vuol fare Renzi: due donne come capigruppo in Camera e Senato per rottamare le correnti

Enrico Letta ieri ha causato un piccolo terremoto in quel micromondo che è il Nazareno. Con un'incursione a sorpresa sul quotidiano Il Tirreno, pubblicazione giornaliera molto diffusa in Toscana, il nuovo segretario del Partito democratico ha mandato un messaggio forte e chiaro ai dem su come intende disegnare il Pd del prossimo futuro. Enrico Letta vuole rottamare Graziano Delrio e Andrea Marcucci, attualmente capigruppo di Senato e Camera. Ma, come specifica nella sua intervista, non dev'essere vista come una bocciatura per i due decani ma piuttosto come una ventata di rinnovamento nel Partito democratico per fare spazio alle donne.

"Non posso immaginare che nel nostro partito ci siano solo volti maschili al vertice. Non possiamo essere quelli con uomini al comando e donne vice, quando va bene. Servono leadership mischiate, specie adesso che in Europa ci sono Angela Merkel, Ursula Von der Leyen e Christine Lagarde. Per me questo è un passaggio chiave", ha detto con convinzione Enrico Letta nel corso della sua intervista. Tuttavia, sebbene abbia imposto la linea, il nuovo segretario si guarda bene dall'imporre i nomi. Dovranno essere le correnti a scegliere le due donne che rappresenteranno il Pd a Montecitorio e Palazzo Madama. In un suo articolo per Tpi.it, Marco Antonellis rivela che la mossa di Enrico Letta è stata strategica e nonostante i malumori causati da questa netta presa di posizione, difficilmente le correnti si opporranno al nuovo corso.

"Sarebbe a rischio la tenuta stessa del partito appena uscito da settimane di tribolazioni", ha spiegato Antonellis. C'è una parola che è tornata a circolare con insistenza nei corridoi del Nazareno ed è "rottamatore". Enrico Letta in queste settimane sta facendo suo il soprannome che per anni è stato del suo "acerrimo nemico" Matteo Renzi, perché tra i dem è sempre più forte l'idea che l'obiettivo del nuovo segretario del Pd sia quello di tentare la "rottamazione" delle correnti. "Data per scontata l’autonomia dei gruppi parlamentari, chi vorrebbe il neo segretario come capogruppo alla Camera?", si chiede Marco Antonellis.

A Montecitorio il nome più accreditato per succedere ad Andrea Marcucci è quello di Paola De Micheli, annoverata tra i fedelissimi della prima ora. Antonellis rivela che le è anche già stata chiesta la disponibilità. Le altre dem che potrebbero ricoprire l'ambito ruolo di capogruppo Pd alla Camera sono Debora Serracchiani, Marianna Madia e Alessia Morani, tutte donne di grande esperienza.

Diversa è la situazione a Palazzo Madama, dove il totonomi impazza. Per Marco Antonellis al momento è Simona Malpezzi a essere in pole position per succedere a Graziano Delrio.

Voci dal Nazareno giunte ad Antonellis, giurano che "farà scegliere a Base Riformista" ma la Malpezzi in questo momento ha già preso un impegno con Mario Draghi, riconfermando l'incarico di sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento. La scelta dei dem, quindi, potrebbe ricadere su Roberta Pinotti, Valeria Fedeli o Anna Rossomando, con la prima maggiormente favorita.

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