Ora Renzi è senza stipendio. E chiederà un contributo al Pd

Il primo dei problemi del premier è di soldi: senza Palazzo Chigi rimane senza lavoro e senza stipendio. Ma dal Pd dicono: "Ci può pensare il partito"

Ora Renzi è senza stipendio. E chiederà un contributo al Pd

Matteo Renzi ora ha un problema. Non solo uno, certo. Ma oltre alle consultazioni, alle dimissioni e alla lite interna al partito, il primo grattacapo cui deve far fronte è la sussistenza. Abbandonato Palazzo Chigi, il premier perderà pure lo stipendio da Presidente del Consiglio. E così rimarrà senza entrate.

La questione non è del tutto secondaria. La decisione di non accettare un reincarico, scrive il Messaggero, lo espone ad un periodo di blocco politico senza salario. Come fare? Dal quartier generale del Pd fanno sapere che una soluzione potrebbe esserci. Ovvero quella di farsi dare "il soldo" dal Partito Democratico: "Il segretario avrà pur diritto a qualche soldo".

Già. Questo però significa che Renzi non può abbandonare la poltrona di segretario del Pd. Altrimenti nemmeno da via del Nazareno partirebbe il bonifico mensile per foraggiare le spese della famiglia Renzi. Nelle valutazioni dell'ex premier in questi giorni di fuoco rientrerà pure la questione salariale. Nella riunione di ieri con il suo giglio magico Renzi avrebbe escluso l'ipotesi di abbandonare il partito e la segreteria dem.

Il ragionamento dei renziani parte dal fatto che il Sì ha vinto soprattutto nelle regioni storicamente rosse e legate al Pd, come Toscana e Emilia Romagna: abbandonando il simbolo del Pd il rischio è che Bersani&co si approprino dello zoccolo duro. E poi a Renzi non arriverebbe nemmeno lo stipendio. E quello, per chi ha sempre fatto politica, non guasta mai.

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