Le paladine femministe di sinistra attaccano la Meloni

Dopo l'articolo infamante di Francesco Merlo, Giorgia Meloni finisce nel mirino di Michela Murgia e di Selvaggia Lucarelli

Le paladine femministe di sinistra attaccano la Meloni

Giorgia Meloni sotto l'attacco della sinistra radical chic. Dopo l'articolo infamante apparso su Repubblica in cui Francesco Merlo la definiva "razzista" e "coatta", la leader di Fratelli d'Italia finisce nel mirino di Michela Murgia e di Selvaggia Lucarelli.

"Quando lei nomina il crocifisso e il presepe, e lo dico da cristiana, non fa riferimento a dei valori evangelici ma a dei marcatori culturali che lei usa come dei corpi contundenti", dice la scrittrice sarda nel corso dell'intervista rilascia a Daria Bignardi nell'ultima puntata del suo programma, L'Assedio. Parole che lasciano perplessi dal momento che arrivano da una femminista convinta come la Murgia che, sicuramente, non sarebbe entrata nella sfera privata di un personalità di sinistra. Il trattamento riservato alla Meloni, invece, è particolare: "Questa è una donna che - dice la Murgia - nella sua vita personale ha fatto delle scelte che certamente non sono congruenti con l'idea di famiglia cristiana che lei sopra quel palco sembra voler difendere". La scrittrice, forse avendo capito di aver ecceduto, poi corregge il tiro e dice: "Credo che ognuno debba essere libero di vivere la vita come vuole, ma quando tu vuoi imporre agli altri un modello di vita che tu stessa non rispetti capisci che un po' il cortocircuito si sente".

Selvaggia Lucarelli, invece, ha firmato sul Fatto Quotidiano un pezzo dal titolo 'Giorgia Meloni è la Bestia'. La giornalista e conduttrice tivù descrive così la competizione tra il capo di Fratelli d'Italia, definita "una leader da discount" e l'ex ministro dell'Interno. "Quella che se Salvini cavalca la paura, lei cavalca il coraggio: il coraggio di dire la prima cosa chele viene in mente, esattamente come le viene in mente. Quella che se Salvini parla alla pancia degli italiani, lei parla all’intestino crasso", scrive la Lucarelli. E ancora: "Quella che se Salvini muove le pedine della sua comunicazione guidato da Morisi e la Bestia, lei è La Bestia". Bestia intesa come donna che ha un "talento istintivo e impetuoso con cui riesce a sintonizzarsi con le piazze dando l’idea di non aver pianificato nulla".

Un articolo che ha suscitato inevitabilmente delle polemiche e così la Lucarelli, interpellata dall'Adnkronos, dice: "Non è la prima volta che scrivo di Giorgia Meloni, si scrive di quello di cui si parla e questo è un momento in cui il suo è un partito che sta crescendo, quindi è evidente che sia argomento di cui scrivere". E poi aggiunge: "È un pezzo ironico, e doverlo specificare è come spiegare una barzelletta, non è certo un articolo di Merlo".

Al termine dell'intervista la Lucarelli arriva persino a tessere le lodi del politico che il giorno prima aveva offeso:"La Meloni è un politico di razza. Ha anche una certa coerenza. Insomma, ha un talento indiscutibile ma purtroppo lo sfrutta male".

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