Pascale in campo: "Pronta per la politica. Sogno un'alleanza tra Forza Italia e il Pd"

L'intervista a "Mow": "Gli azzurri sono il mio partito di riferimento. Sui diritti civili la penso come Marina"

Pascale in campo: "Pronta per la politica. Sogno un'alleanza tra Forza Italia e il Pd"
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Si sente di destra. Ma non questa destra. E anzi, vedrebbe bene un asse riformista Forza Italia - Pd. Francesca Pascale, fresca di divorzio da Paola Turci, si confida a mowmag.com e disegna la traiettoria di una sua possibile discesa in politica. «Si, sarei disposta a entrare in politica in prima persona». Questo l'annuncio arrivato a Noto, a margine del talk «Riflessioni sulla transizione» organizzato da Giulia Borghese per il Val di Noto Summer Pride.

«Io - aggiunge l'ex compagna di Silvio Berlusconi - sono sempre stata attenta alla politica».

Ma per come l'intende lei, l'impegno dovrebbe essere nel segno dei diritti civili, quelli dell'ala liberai di FI, gli stessi rilanciati un po' a sorpresa nelle scorse settimane da Marina Berlusconi.

«La penso come Marina Berlusconi - spiega lei - e il mio sogno è vedere Forza Italia, il mio partito di riferimento, con il Pd».

Insomma, l'ex fidanzata del Cavaliere vorrebbe spingere gli azzurri in una direzione che, a spanne, è più vicina alla posizioni del Pd di Elly Schlein. Almeno, quando si parla di unioni gay, fine vita e via elencando alcune questioni che toccano le convinzioni di fondo di ciascuno di noi.

Un mese fa, Marina Berlusconi aveva detto di essere «più vicina alla sinistra quando si tratta di diritti civili». Ne è nato un dibattito che va avanti e che si è allargato al ruolo complessivo del partito centrista, oggi guidato da Antonio Tajani e uscito comunque bene dal crash test delle Europee.

Le critiche di Marina hanno fatto il giro del Palazzo e hanno innescato una riflessione che prosegue, ma Pascale sembra di nuovo stringere sulla frontiera che più le preme: «Non sono di sinistra, però sui diritti civili e individuali combattiamo la stessa battaglia».

Ecco dunque la per nulla Santa ma laica, laicissima alleanza con la sinistra di Elly. Segue sciabolata: «Vedo una destra miope, omofoba, stupida che non ha il polso della situazione e del Paese reale, persino di gran parte del suo stesso elettorato».

Insomma, il colloquio farà rumore perché arriva al momento giusto. Solo qualche mese fa, probabilmente, posizioni di questo tenore sarebbero state liquidate come eccentriche, pur nel rispetto delle diverse sensibilità e opinioni. Oggi invece Forza Italia guadagna spazio, conquista consensi e va a cercare nuovi orizzonti elettorali fra cittadini che hanno una visione del mondo magmatica e postmoderna.

Si pone dunque un tema molto suggestivo: come conciliare storie e appartenenze culturali diverse in un Paese sempre più omologato e frantumato anche da un punto di vista sociologico? Domande non facili, perché Forza Italia porta con se una tradizione moderata, carica di storia e valori che hanno ancora la capacità di orientare un pezzo importante dell'opinione pubblica. E hanno la forza per sfidare la contemporaneità.

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