
Sessantuno vite salvate in 3 mesi, ovvero il 20,4% di vittime in meno negli incidenti stradali. Diminuiti i morti ma anche i feriti dell'8,8% che significa 815 persone senza lesioni provocate da scontri frontali o tamponamenti. Oltre una patente su due ritirata per l'utilizzo del cellulare alla guida, il comportamento scorretto più diffuso al volante. Soltanto l'1,7% sanzionato perché guidava in stato di ebbrezza e lo 0,2% multato per consumo di sostanze stupefacenti.
Sono i dati più significativi del rapporto di Polizia Stradale e Carabinieri, condiviso dal Viminale con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che fanno il punto sui primi tre mesi di applicazione del nuovo codice della strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, dati che sono stati paragonati a quelli dello stesso periodo dello scorso anno. Numeri importanti che vanno al di là dei numeri stessi, perché parlano di storie, di vite spezzate, del dolore di chi resta, per capire a che punto è la sicurezza stradale nel nostro Paese, a cominciare dalla flessione del 5,5% degli incidenti e della loro gravità: in questi ultimi tre mesi ci sono stati 226 incidenti mortali contro i 274 dello scorso anno e 5.712 con lesioni contro i precedenti 6.227. Ciò vuol dire 8.407 persone ferite rispetto alle 9.222 del periodo precedente.
Numeri che raccontano anche i risultati sperati delle norme molto contestate sul consumo di alcol: 203.753 conducenti sono stati sottoposti a controlli etilometri e soltanto 3464, pari all'1,7% sanzionati perché il loro tasso alcolemico superava la soglia dello 0,5 grammi di alcol per litro di sangue previsto dal codice della strada, un limite rimasto invariato con le nuove norme ma che in questi mesi ha spinto sempre più persone a ridurre io consumo di alcolici fuori casa per non incorrere in sanzioni diventate sempre più pesanti.
«I risultati di questo report parlano chiaro. Dedicato ai bevitori di fake news: a più controlli sul tasso alcolemico sono corrisposte meno multe, vuol dire che la gente ragiona», ha commentato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. «Sapere che ci sono 800 feriti in meno negli ospedali e 61 famiglie che hanno visto tornare a casa i loro ragazzi in più rispetto al cimitero dell'anno scorso mi fa dire che da ministro sto dando il mio contributo alla natalità»
Ma il nuovo codice della strada non è riuscito a sconfiggere l'utilizzo del telefono al volante. Anche se non sono stati forniti dati che colleghino il numero degli incidenti alla pessima abitudine di molti di rispondere a whatApp, telefonate o mail guidando, in tre mesi sono state ritirate 8.912 patenti su 17.607, pari al 50,6% del totale, proprio a chi era al telefono senza usare il vivavoce. E ciò nonostante il nuovo codice abbia inasprito le sanzioni prevedendo multe da 250 a 1000 euro, la decurtazione di almeno cinque punti dalla patente con sospensione da 15 giorni a 2 mesi.
«L'auspicio è che i dati possano migliorare ulteriormente, soprattutto per quanto riguarda vittime e feriti, ma intanto si possono trarre alcune indicazioni - commenta la nota del ministero - Anzitutto, le preoccupazioni per i controlli irrazionali su droghe e farmaci si sono confermate totalmente infondate. Ed infatti si ribadisce che i limiti per il consumo di alcol non sono cambiati con il nuovo codice.
E anche che alcuni provvedimenti citati dai media negli ultimi giorni, come le multe ai ciclisti in stato di ebbrezza, sono figlie di regole in vigore da decenni. Va poi rilevato che l'uso del cellulare rimane di gran lunga la prima ragione di ritiro della patente».
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