La legislatura sembra non volersi chiudere presto e, in attesa della sentenza della Consulta sulla legge elettorale, in Parlamento si torna a parlare della riforma della cittadinanza. La conferenza dei capigruppo del Senato, ieri, ha stabilito che il prossimo 2 febbraio si discuterà la legge sullo ius soli temperato.
“La prossima settimana – ha confermato in Aula il presidente Pietro Grasso - saranno discusse la relazione della Commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito nonché, ove conclusi dalle Commissioni, i disegni di legge sulla protezione dei minori stranieri non accompagnati, sul contrasto al cyberbullismo e in materia di cittadinanza”.
Ma la formula "ove conclusi dalle Commissioni” non garantisce che la riforma arrivi in Aula dato che giace in Commissione Affari Costituzionali da oltre un anno e pare improbabile che venga licenziata entro la prossima settimana dato che le opposizioni, Lega soprattutto, hanno presentato oltre settemila emendamenti. Il Pd sembra, però, intenzionato ad andare dritto per la sua strada e la maggioranza potrebbe decidere portare direttamente in Aula la riforma per superare l'ostruzionismo attraverso i soliti metodi di cui ci ha abituato in questa legislatura: canguri vari e contingentamento dei tempi.
Una soluzione auspicata anche dalla capogruppo di Sinistra Italiana, Loredana De Petris che dice: “Siamo molto contenti del fatto che siano stati inseriti nel calendario dei lavori della prossima settimana i provvedimenti riguardanti la protezione dei minori e, subito dopo il cyberbullismo, anche quello riguardante lo ius soli e la cittadinanza”.
“Vorrei però sottolineare – ha aggiunto - il fatto che tali provvedimenti compaiono nella dizione «ove conclusi in Commissione»; mi permetto pertanto, signor Presidente, di far presente che noi ci auguriamo che il lavoro in Commissione possa essere molto spedito, ma è evidente che se ciò non dovesse accadere, nella prossima Conferenza dei Capigruppo noi comunque chiederemo anche la possibilità che il provvedimento possa arrivare all'esame dell'Assemblea anche se non concluso”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Khalid Chaouki, deputato del Pd e coordinatore dell'Intergruppo immigrazione, che ha ringraziato Matteo Orfini per l'impegno mostrato e ha aggiunto: "Abbiamo approvato alla Camera questa legge il 13 ottobre del 2015, è necessario ora lavorare sodo per approvarla in via definitiva al Senato entro la legislatura". Chaouki ha, infine, sottolineato l'importanza di dare la cittadinanza ai figli di immigrati che sono nato o cresciuti in Italia.
"Sono una risorsa importante e devono poter diventare cittadini a tutti gli effetti attraverso una partecipazione attiva al patto costituzionale, quasi un milione di giovani che aspettano una riforma di civiltà e che non possiamo deludere", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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