"Ci sarà, a quanto mi risulta, un gruppo formato da chi esce dal Pd e chi esce da Sinistra Italiana, ma sosterrà il governo Gentiloni". Ad annunciarlo è Enrico Rossi a Rai New24. Le acque nel Pd dunque restano agitate dopo l'assemblea infuocata di ieri. E a guidare la rottura definitica è il governatore della Toscana. Rossi attacca Renzi: "Ha alzato un muro e ci ha dato solo bastonate. La scissione è una sua scelta, non ci resta che prenderne atto". Renzi "è venuto con l'idea di darci una spinta. Non ha fatto neanche la replica, tutto il dibattito è stato organizzato per bastonarci e pure l'ultimo tentativo di Emiliano è stato stracciato", insiste Rossi. Quanto a possibili divisioni nel fronte antirenziano tra lui, il governatore pugliese Michele Emiliano e Roberto Speranza, Rossi precisa che "c'è un comunicato congiunto che rende giustizia a Emiliano".
Il governatore toscano replica anche alla minaccia che i renziani possano far cadere la sua giunta: "Se dovesse esserci una verifica mi presenterò in consiglio con un programma di fine legislatura e, se ci sarà una maggioranza, continuerò. Altrimenti qualcuno si assumerà la responsabilità di spaccare tutto". Poi aggiunge: "Stavo pensando di rispedire la tessera alla mia sezione, con una lettera, e di andarne a trovare il segretario". Infine "formalizza" la (sua) scissione: "Io non voglio stare nel partito di Renzi. Questo è il punto.
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