Doris Lo Moro, unica esponente della minoranza interna presente al tavolo del Pd sulle riforme, ha lasciato la riunione. Ad un cronista che l’ha interpellata ha sottolineato che "c’è divergenza tra quello che viene comunicato all’esterno e quello che avviene nelle riunioni".
Di fatto dunque il Pd si conferma una polveriera sul fronte delle riforme. Quella del Senato di fatto è diventata una battaglia senza esclusione di colpi. L'abbandono del tavolo alla riunione è di fatto la risposta della minoranza dem al diktat di Luca Lotti di ieri che aveva annunciato di non voler discutere sulle modifiche al testo di riforma per palazzo Madama. La Lo Moro dopo aver abbandonato il tavolo ha chiarito la sua posizione esprimendo così seri dubbi su un'intesa interna al partito sulla riforma del Senato: "Si è su un binario morto, ha osservato, secondo quanto si apprende: non si discute nè di articolo 2 nè di competenze, funzioni e garanzie del nuovo Senato". "Ho lasciato la riunione - ha spiegato Lo Moro - perchè non era efficace restarci. Il tavolo ha enucleato i temi di discussione che sono politici e richiedono una soluzione politica e non istituzionale". All’esponente della minoranza dem è stato chiesto se, a parte l’Articolo 2 del Ddl, fosse stata raggiunta un’intesa su altri punti, come le funzioni del Senato. "Sulle funzioni del Senato - ha replicato la senatrice - non c’è nessun accordo perchè non ne abbiamo nemmeno parlato. Oggi i giornali scrivono che ieri c’è stato un accordo, ma ieri abbiamo parlato dell’Articolo 2 (composizione del Senato ndr) e non dell’Articolo 1 e delle funzioni del Senato". La Boschi però prova a frenare: "No, non è saltato nessun tavolo. Mi dispiace per quello che dice la senatrice Lo Moro perchè abbiamo lavorato seriamente per raggiungere un accordo" su diversi punti, puntualizza il ministro per le Riforme. Il lavoro è andato avanti bene e proseguirà", sottolinea Boschi. "Sono molto fiduciosa - aggiunge - che si possa trovare un punto di intesa e di accordo". E sulle modifiche alla riforma ha parlato anche Anna Finocchiaro nel corso del suo intervento, durante i lavori della della Commissione Affari costituzionali del Senato. La senatrice ha spiegato che gli emendamenti presentati all'art.2 del ddl Boschi non sono ammissibili. La Finocchiaro avrebbe poi spiegato che una decisione diversa sulla modifica dell'articolo potrebbe essere presa solo se tutti i capigruppo in commissione fossero concordi.
Intanto Renzi accelera: "Entro il 15 ottobre la legge di stabilità deve essere presentata in Senato e questo rende anche ragione della data del 15 ottobre per la conclusione delle riforme.
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