Pensioni, nuovo piano. Ma la Cgil sciopera e Salvini va in piazza

Il governo pronto a esentare 11 categorie dall'aumento automatico dell'età di ritiro

Pensioni, nuovo piano. Ma la Cgil sciopera e Salvini va in piazza

Il governo ha puntato tutto sull'effetto sorpresa. All'incontro di ieri con i sindacati non ha fatto la proposta che tutti si aspettavano e ha illustrato una ricetta tutta nuova per mitigare gli effetti dello scatto a 67 anni dell'età pensionabile. Sforzi quasi inutili. Lo scontatissimo «no» della Cgil è puntualmente arrivato, con la promessa di una mobilitazione. Che per ora è rinviata, perché la Uil ha mediato tra le parti, ottenendo un nuovo incontro martedì, ma che ha già l'appoggio della Lega di Matteo Salvini.

La proposta del governo consiste nell'estendere lo stop all'innalzamento dell'età pensionabile del 2019. Le categorie sono le 15 dell'Ape sociale, i lavori gravosi che erano già sul tavolo della trattativa, ma il congelamento dei requisiti varrà anche per le pensioni di anzianità, non solo di vecchiaia.

Nei giorni scorsi il governo aveva lavorato a un'estensione dell'Ape social fino al 2019 come alternativa alle esenzioni dallo scatto a 67 anni. Progetto che non è stato abbandonato. Sarà istituito un fondo per raccogliere eventuali risparmi che saranno destinati ad allungare l'anticipo pensionistico gratuito per alcune categorie. Altra promessa futura, la revisione di tutto il meccanismo che lega aumenti periodici dell'età pensionabile al progredire delle aspettative di vita. Fatto salvo lo scatto del 2019, i cui risparmi sono già stati messi a bilancio dal governo, dal 2021 potrebbe cambiare il metodo di calcolo dell'aspettativa di vita e potrebbe essere messo un limite all'aumento massimo dell'età pensionabile a tre mesi. Quello del 2019 è di 5 mesi.

«Sforzi significativi» e «importanti» secondo il premier e secondo i ministri dell'Economia e del Lavoro, Pier Carlo Padoan e Giuliano Poletti, eppure «compatibili con l'orientamento della legge di bilancio». Il governo deve accontentare le organizzazioni dei lavoratori, ma non scontentare l'Unione europea che tiene d'occhio i conti della prossima legge di Bilancio. Ieri Padoan ha risposto a distanza a rilievi del vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen definendo «intollerabile» l'accusa al governo italiano di mentire.

Durante l'incontro il premier Paolo Gentiloni ha chiesto ai sindacati «di sostenere questo pacchetto». La leader Susanna Camusso ha confermato il «no» e ribadito «la necessità di rispondere all'indisponibilità ad affrontare l'ingiustizia esistente nel sistema» previdenziale» con «le mobilitazioni che nelle prossime ore la mia organizzazione deciderà».

Molto diversa la posizione di Annamaria Furlan, segretaria della Cisl. Il secondo sindacato dà «un giudizio positivo del lavoro fatto». Tra le due posizioni, la Uil di Carmelo Barbagallo che ha sostenuto la necessità di «sfruttare fino all'ultimo momento» e ha ottenuto un nuovo incontro martedì,

Ma la novità politica di ieri è il sostegno del leader della Lega Salvini alla linea dura: «Proposte truffa sulle pensioni.

Invece di cambiare la legge Fornero il governo Pd alza ancora l'età per andare in pensione». La Lega, ha annunciato il leader, è «pronta a scendere in piazza e se l'obiettivo comune è la giustizia sociale, nessun problema a manifestare insieme alla Cgil».

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