"Periferie oltre i limiti accettabili". L'autogol elettorale di Librandi

L'ex esponente Pd, oggi tra le fila di +Europa, denuncia il problema della case popolari a Milano. Così, però, ammette implicitamente le carenze del sindaco Sala, che lo sta affiancando nella campagna elettorale

"Periferie oltre i limiti accettabili". L'autogol elettorale di Librandi

"La situazione delle periferie ha superato i limiti accettabili!". Una denuncia esplicita, sdegnata, diretta. Gianfranco Librandi l'ha pronunciata con tono serioso in uno dei suoi spot elettorali realizzati a Milano. Sì, perché l'imprenditore lombardo è di nuovo candidato alla Camera, sempre tra le fila del centrosinistra, ma stavolta sotto la bandiera di +Europa. Ebbene: per chiamare a raccolta elettori e simpatizzanti, il già parlamentare Pd si è lanciato in una campagna di comunicazione battagliera, ma non priva di paradossali autogol.

Ci riferiamo in particolare a un filmato nel quale l'imprenditore mostra alcune immagini delle degradate periferie milanesi e poi, intervenendo di persona, avanza alcune soluzioni per invertire la rotta: "Primo: ristrutturare tutte le abitazioni popolari e renderle vivibili. Secondo: pagare l'affitto a famiglie che hanno diritto alla casa popolare ma sono in lista d'attesa. Terzo: costruire nuovi alloggi popolari", afferma Librandi nel video autopromozionale fatto girare sui social. Poi il solenne appello al voto (per se stesso, chiaramente): "Abbiate fiducia in me. Votatemi e risolverò i vostri problemi". Il discorso tuttavia è parso a molti una clamorosa contraddizione politica.

Denunciando una situazione oltre "i limiti accettabili", infatti, Librandi ha di fatto riconosciuto le carenze del suo amico politico Beppe Sala nella gestione della questione case popolari. Chi altri, del resto, avrebbe dovuto affrontare il problema se non il primo cittadino eletto per ben due mandati consecutivi alla guida di Milano? E pensare che, nelle foto pubblicate sui social, Librandi è apparso anche recentemente in compagnia dello stesso Sala, nell'ambito di alcune iniziative elettorali. In alcuni scatti delle scorse ore, i due sono ritratti in un giro in bicicletta nel moderno ed elegante quartiere residenziale di CityLife. Una zona della città nella quale la questione delle case popolari non dev'essere poi così sentita.

Forse, vista l'urgenza denunciata dallo stesso Librandi, i due esponenti di centrosinistra avrebbero dovuto fare un giro anche nei quartieri più periferici del capoluogo lombardo. Lì, probabilmente, avrebbero respirato un'aria diversa rispetto al centro. L'imprenditore saronnese, lo ricordiamo, è candidato della coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale della periferia sud di Milano ed è capolista nel proporzionale nel collegio di Monza per +Europa, con particolari chance di elezione. In passato aveva militato nel Pd, poi era passato a Italia Viva.

Prima ancora, però, era stato nelle fila di Forza Italia e successivamente aveva parteggiato per Scelta civica con Monti. Ora, la nuova corsa politica nel movimento della Bonino.

Di quei cambiamenti si ricordano molti cittadini e sul web non mancano commenti caustici o irriverenti al riguardo.

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