Vaccino Pfizer/BioNtech, con doppia dose a distanza di 21 giorni, anche per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Ema, l'Agenzia europea del farmaco, ieri ha autorizzato il siero a mRna per i giovanissimi. Ora manca l'autorizzazione dell'Aifa che arriverà in un paio di giorni. E dopo il 3 giugno, quando sarà possibile somministrare vaccini a tutta la popolazione, anche l'Italia potrà partire con i più piccoli. Il Lazio ha già fissato le prenotazioni dal 15 giugno ed è probabile che le altre regioni faranno altrettanto. Prima di allora c'è da completare le vaccinazioni degli over 60 e dei fragili. Ma entro un paio di settimane dovrebbero arrivare dosi sufficienti per garantire anche le somministrazioni ai più piccoli. Del resto, lo stesso commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo aveva già conteggiato i 2 milioni e 300mila giovani che rappresentano la popolazione giovanile. «Gli adolescenti li avevo già inseriti nel piano vaccinazioni presentato a marzo ha spiegato - e include gli adolescenti che vanno da 12 a 15 anni».
PEDIATRI PRONTI Ora però, sperando non ci sia troppa diffidenza da parte dei genitori, si tratta di organizzare la distribuzione e la somministrazione. I pediatri sono pronti a vaccinare i loro piccoli pazienti e chiedono di abbattere la burocrazia per ottenere al più presto le dosi necessarie. «Sfrutteremo le farmacie sul territorio attraverso le quali potremo prenotare e ritirare le dosi di cui abbiamo bisogno - spiega il presidente della Federazione italiana medici pediatri, Paolo Biasci - la campagna si è concentrata sui grandi hub ma ora si punta agli studi medici, più vicini alle persone perché sono luoghi già frequentati, familiari». Non solo. «I nostri studi sono sempre aperti, si può scegliere la data e l'ora più comoda ai genitori. Probabilmente si potrà programmare la vaccinazione in base alle vacanze, col risultato che prima dell'inizio della scuola i nostri ragazzi saranno immunizzati».
VANTAGGI L'incubo della scuola in Dad dovrebbe essere scongiurato. È vero che gli adolescenti rischiano poco in caso di contagio, ma senza di loro è impensabile raggiungere l'immunità di gregge e solo se gli studenti saranno vaccinati si potrà riaprire in sicurezza le scuole a settembre. Ma ci sono altri aspetti da rilevare, tutti positivi. Vaccinare i ragazzini serve a evitare che il virus circoli in sacche di soggetti suscettibili a scatenare nuove varianti. Inoltre, in questo modo si proteggono adulti fragili in famiglia e compagni di classe che il vaccino non lo possono fare. E poi non dimentichiamo che un bambino su dieci contagiato, viene colpito dal Long Covid esattamente come capita agli adulti.
VACCINO SICURO I genitori però devono essere rassicurati. Ma autorevoli studi scientifici e gli esperti dell'Ema confermano la bontà del prodotto anche per gli adolescenti. Il vaccino è sicuro, efficace al 100% e quasi due volte più potente che per il gruppo 16-25 anni. La sperimentazione, condotta negli Usa e in Germania su 2.260 adolescenti divisi in due gruppi (riceventi il vaccino o un placebo), ha mostrato per il vaccino Pfizer un ottimo profilo di sicurezza: non ci sono stati eventi avversi gravi correlati al siero e le reazioni sono state sempre da lievi a moderate, come dolore al braccio, affaticamento, mal di testa, febbricola.
Il vaccino, inoltre, ha prodotto una risposta immunitaria maggiore rispetto al gruppo 16-25 precedentemente studiato con una quantità prodotta di anticorpi neutralizzanti maggiore di 1,8 volte. In Israele 600 ragazzini tra i 12 e i 16 anni hanno già ricevuto le prime dosi di Pfizer/BioNtech, senza che siano stati osservati effetti collaterali gravi.
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