Il piano Fi per l'industria. "Più credito, meno costi"

Tajani: "Presenteremo le nostre proposte alla premier e a Urso". Il progetto: illuminare meglio le nostre città

Il piano Fi per l'industria. "Più credito, meno costi"
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L'attivismo di Forza Italia produce in continuazione e il partito guidato da Antonio Tajani stavolta presenta il suo «Piano Industriale per Italia e Europa». Il leader azzurro sottolinea: «È la prima volta che un partito presta un progetto di politica industriale in un momento particolare che è quello della contingenza internazionale». Il documento sarà presentato per un confronto alla premier Giorgia Meloni, al ministro per le imprese Adolfo Urso e a tutte le forze di maggioranza e opposizione. Non basta. Nella conferenza stampa Tajani fa altre due proposte, una per il Mezzogiorno, «Le radici del Sud» e una per le donne in occasione della festa dell'8 marzo, «Progetto Illumina».

Il segretario di Fi ha accanto i capigruppo di Camera, Paolo Barelli, Senato, Maurizio Gasparri e Parlamento europeo, Fulvio Martusciello, il responsabile economico Maurizio Casasco, quello per il sud Francesco Cannizzaro, la responsabile femminile Catia Polidori e il capo dei Dipartimenti Alessandro Cattaneo. «Fi - dice Tajani- vuole essere protagonista della politica italiana facendo delle iniziative e delle proposte concrete. Poche chiacchiere e pochi slogan ma idee concrete».

Quello azzurro vuole essere «l'unico partito che mette al centro delle proprie battaglie la difesa del tessuto industriale», così a gennaio è iniziato a Milano un cammino, con consultazioni con le forze produttive e il mondo del lavoro, che ha prodotto un progetto organico. «Forza Italia - spiega il vicepremier e ministro degli Esteri- crede fortemente che l'industria sia un volano dell'economia reale e sociale. È indispensabile che ci sia un contributo fondamentale e un disegno complessivo in un realtà manifatturiera come l'Ue. C'è la necessità di dare una vera politica industriale all'Europa dopo le esagerazioni e alcune follie politiche legate al green deal che hanno rischiato di mettere in serie difficoltà la politica industriale del Paese». Per gli azzurri troppe norme europee imbrigliano e rendono difficile l'attività d'impresa, mentre «servono poche regole ma chiare». Tajani ricorda che l'Italia è la seconda potenza manifatturiera d'Europa e illustra il piano per un Growth Deal funzionale alla reindustrializzazione, alla competitività e alla produttività, che deve contrastare il rischio di un declino strutturale dell'industria non soltanto in Italia, ma nell'intera eurozona, con investimenti e capacità di fare innovazione. «Dobbiamo far capire - dice Casasco - che non abbiamo bisogno di regolamentazioni, ma di insistere sulla competitività, attraverso ricerca, sviluppo, innovazione, sistemi digitali. Dobbiamo pensare anche all'industria privata: abbiamo un differenziale dell'1,5% del Pil su ricerca e sviluppo, rispetto agli Usa al 2,8 per cento».

Quanto al Sud, l'iniziativa itinerante partirà il 29 marzo da Matera e terminerà in Calabria il 28 e 29 giugno, passando da Sicilia, Puglia, Campania, Sardegna. Parteciperanno tutti gli eletti di Forza Italia nel Mezzogiorno e saranno coinvolte associazioni di categoria, università, ordini professionali, per illustrare le iniziative del governo e raccogliere le istanze dai territori. Alla fine degli Stati generali un documento sarà sottoposto a Palazzo Chigi.

Poi, l'iniziativa per la sicurezza della popolazione femminile, soprattutto nelle aree a rischio.

«Vogliamo - dice Tajani- dare un segnale a tutte le donne, presentando in tutti i Comuni delle mozioni per il potenziamento delle illuminazioni nelle città». Tutto questo s'inserisce in un programma già fitto di appuntamenti per Forza Italia, che prepara con una serie di incontri il congresso del Ppe a Valencia di fine aprile. Oggi gli azzurri saranno ad Ancona.

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