Attimi di paura, ieri a San Pietro, quando un uomo di 51anni italiano ha cercato di entrare nella piazza vaticana, affollata da 20mila fedeli, armato con un coltello da cucina. Bloccato dalla polizia ai controlli con il metal detector in prossimità del colonnato del Bernini, l'uomo è stato disarmato dopo una breve colluttazione, portato al Commissariato di Borgo e arrestato per possesso abusivo di armi, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Inizialmente si è rifiutato di fare verificare il contenuto della borsa che aveva con sé, ma una volta costretto dagli agenti, l'ha aperta e ha estratto il coltello col quale ha anche ferito a un ginocchio, seppure lievemente, l'agente addetto ai controlli. Per il militare dieci giorni di prognosi.
L'uomo fermato, originario di Palmi in Calabria, secondo le prime ricostruzioni, soffrirebbe di disturbi mentali. L'accaduto è avvenuto in mattinata, mentre turisti e romani cominciavano ad affluire nella piazza vaticana per assistere al consueto Angelus domenicale di Papa Francesco. Gli agenti indagano sull'accaduto e sul passato dell'uomo; a quanto emerso finora non si tratterebbe di terrorismo.
Questa mattina, davanti al giudice monocratico del tribunale penale di piazzale Clodio a Roma si terrà l'udienza di convalida. Quello di ieri non è il primo episodio di questo genere. A maggio scorso un episodio simile aveva procurato allarme intorno alla Città del Vaticano, quando un uomo con la sua auto a tutta velocità aveva forzato l'ingresso di Porta Sant'Anna. Nel tentativo di fermare l'autovettura, l'ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, aveva esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo. L'auto era stata colpita sul parafango anteriore sinistro, ma aveva comunque proseguito la propria corsa. Raggiunto il cortile San Damaso, il conducente era sceso autonomamente prima di essere bloccato e posto in stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria.
E solamente qualche giorno fa, durante i vespri a San Paolo
fuori le Mura per la conclusione della Settimana di preghiera per l'unita dei cristiani, due donne attiviste ambientaliste avevano fatto irruzione in Basilica urlando e chiedendo di interrompere le benedizioni alla corrida.
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