Piazze vuote, il tragico tour elettorale di Beppe Conte

Dalle Marche al Lazio, la campagna elettorale del leader del M5S, Giuseppe Conte, è un fiasco. E ad Ardea spunta l'alleanza con la Democrazia Cristiana

Piazze vuote, il tragico tour elettorale di Beppe Conte

Si susseguono i flop dei comizi di Giuseppe Conte. L'avvocato di Volturara Appula sta girando l'Italia da Nord a Sud nel tentativo di ammortizzare il tonfo elettorale che si prevede ci sarà alle amministrative di giugno.

I segnali, però, non sono confortanti. In nessuno dei 26 capoluoghi in cui si vota c'è un candidato sindaco espressione del M5S e anche nei piccoli centri la situazione non è rosea. Da Civitanova Marche a Guidonia Montecelio non c'è stato nessun bagno di folle degno di un ex presidente del Consiglio che si vanta di aver guidato la propria nazione nel momento più difficile, la pandemia. Conte è andato nella cittadina marchigiana per sostenere la candidata Silvia Squadroni, mentre a Guidonia l'ex sindaco è il grillino Michel Barbet che non si ripresenta per fare posto ad Alberto Cuccuru, espressione di una coalizione progressista di centrosinistra. Qui, secondo quanto si legge da un sito d'informazione locale "gli alleati hanno disertato in massa quasi a voler prendere le distanze da 5 anni di fallimenti grillini". E Guidonia non è una cittadina qualunque, ma il terzo centro del Lazio con oltre 80mila residenti. "La gente non partecipa perché i grillini hanno fallito la prova di governo e si sono lasciati assimilare dai sistemi di potere, uniformandosi alla politica dei partiti che volevano combattere. Anche la scelta di non riconfermare il sindaco uscente e di declassarlo a candidato per il consiglio comunale è finita nel mirino degli osservatori commentatori di Facebook sulla vigilia elettorale dei 5Stelle", si legge ancora sul sito della cronista Elisabetta Aniballi.

Poi c'è il caso di Ardea dove Giuseppe Conte è andato a sostenere la candidatura di Lucio Zito sindaco. Anche qui il primo cittadino uscente era un grillino, Mario Savarese, che non è stato ripresentato in nome della coalizione giallorossa tanto cara a Enrico Letta e (forse) anche a Conte. L'incontro, in questo paese del Lazio di circa 50mila abitanti, è stato suggellato anche attraverso i social dai rappresentati locali della lista Democrazia Cristiana, alleati del centrosinistra."È stato un onore poter incontrare una figura così importante della politica italiana e poter condividere insieme la stessa visione e prospettiva", si legge nel post. Che prosegue così: "Ed è stato ancora più motivo d’orgoglio, per me, rappresentare l’intera DC in quella stretta di mano, simbolo di una coalizione che crede in quello per cui sta combattendo e che è pronta a fare sempre di più per il futuro di Ardea e dei suoi cittadini".

Così, i grillini che dovevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, dopo aver governato con la Lega, il Pd e Forza Italia, ora stringono alleanze con chi si riconosce apertamente in un partito della "Primissima" Repubblica.

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