L'Italia concederà l'uso delle basi militari per i raid sulla Libia voluti dagli Stati Uniti, "se sarà richiesto". Lo ha annunciato questo pomeriggio il ministro della Difesa Roberta Pinotti, rispondendo a un'interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati nel corso del question time.
A Montecitorio, il ministro ha spiegato che "Il governo è pronto a considerare positivamente un eventuale uso delle basi e degli spazi aerei nazionali a supporto dell'operazione, dovesse tale evenienza essere ritenuta funzionale a una più efficace e rapida conclusione dell'azione in corso".
"Il governo - ha proseguito la Pinotti - mantiene aperta una linea di dialogo diretta e assidua sia con la controparte libica sia con gli alleati americani per verificare lo sviluppo dell'operazione e e la necessità di un supporto indiretto, ed è pronto a considerare l'utilizzo delle basi e dello spazio aereo nazionale se ciò sarà se fuinzionale a una più rapida ed efficace conclusione dell'operazione".
Appena Ieri gli Stati Uniti avevano annunciato trenta giorni di raid aerei sulla Libia, con una richiesta formale del Comando statunitense al nostro Paese dell'uso dello spazio aereo nazionale e della base militare di Sigonella, in Sicilia.
Nel mirino c'è Sirte, città costiera nella zona orientale della Tripolitania da tempo controllata dallo Stato Islamico, ma anche la legittimazione, sul piano della forza, del governo di Fayez Al Serraj, che non a caso ha salutato l'intervento militare Usa con sollievo, spiegando che era atteso da tempo.
Resta ancora da capire se e come le forze militari italiani entreranno in azione con funzioni "combat": per il momento questa eventualità sembrerebbe ad escludersi, ma gli sviluppi per il futuro sono difficili da prevedere.
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