Giornata calda, caldissima sul futuro del ponte Morandi, vecchio e nuovo. Innanzitutto la prima domanda: chi si occuperà della demolizione dell'esistente? Fino a ieri il Governo aveva totalmente escluso Autostrade per l'Italia dall'abbattimento dei monconi rimasti in piedi dopo il crollo del 14 agosto. "Non tocchino una pietra del nuovo ponte", aveva urlato Luigi Di Maio lo scorso 10 settembre. Tuttavia, un emendamento presentato in mattinata nelle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dal grillino Gianluca Rospi e dal leghista Flavio Di Muro ha ribaltato il tavolo, ammettendo Aspi alla pars denstruens del viadotto Polcevera. "Ma nessuna retromarcia sulla costruzione del nuovo ponte: Autostrade rimarrà fuori", ha precisato l'esponente pentastellato rispetto all'ipotesi che l'approvazione dell'emendamento consentisse ad Aspi di partecipare alle attività di ricostruzione delle opere propedeutiche.
Tesi confermata parzialmente da Marco Bucci. Interpellato sulla questione, all'inizio il Commissario straordinario alla ricostruzione è stato un po' evasivo. "Tutti quanti tornano in campo: non è che torna in campo solo Aspi che è fuori dalla ricostruzione ma non per la demolizione. Ci sono tante altre cose come per esempio la rimozione dei detriti. Autostrade è in campo per tante altre cose", le parole del Commissario e sindaco di Genova, che poi ha puntualizzato: "L'emendamento dice che Autostrade non può fare il lavoro di ricostruzione del ponte. [...] L'emendamento riporta in gioco tutti per le opere che sono propedeutiche, non solo Autostrade, e poi non è detto che si tratti di demolizione, come dice Di Maio, ci sono anche da smaltire i detriti. La realtà è che sto aspettando che arrivino i progetti", ha concluso Bucci.
Il progetto di ricostruzione di Autostrade
Progetti che a dire il vero sono già arrivati. Prima il documento firmato di Renzo Piano e poi il progetto di Autostrade (ricalcato sulla bozza "clandestina" già uscita qualche giorno fa) che pensa a una struttura "lineare e sobria, trasparente nelle visuali longitudinali e discreta". Ispirata esteticamente al disegno donato da Renzo Piano, la nuova struttura avrebbe uno sviluppo longitudinale di 1054 m, suddivisi in 9 campate e una larghezza di 26,10 m suddivisa a sua volta in due carreggiate. Per Autostrade, i lavori richiederebbero tempi complessivi compresi tra 9 e 16 mesi. Anzi, la società garantisce la realizzazione del proprio progetto di demolizione e di ricostruzione del Ponte in 9 mesi, fornendo "garanzie" molto solide: ovvero assumendo impegni contrattuali che prevedono - nel caso di ritardi - il pagamento di penali ben superiori a quelle previste dalla legge.
Atlantia, la holding che controlla Autostrade, ha accolto con soddisfazione l'emendamento presentato dal Governo - e approvato in commissione - che ha eliminato la parola "preliminare" dal comma 7 dell'articolo 1 del decreto Emergenze. "È una decisione - ha comunicato il gruppo - che consente di accelerare i tempi di ricostruzione del nuovo ponte". Reazioni contrastanti dal mondo politico, dure critiche da Forza Italia: "La maggioranza è compatta nel rifiutare e respingere qualsiasi misura che va in direzione di un aiuto a imprese e lavoratori. Ora siamo alla farsa di una maggioranza che chiede di sospendere l'esame del decreto nella parte che riguarda Genova, dall'articolo 2 all'articolo 16, per passare alla parte che interessa il terremoto di Ischia. È l'ennesimo, intollerabile sfregio a Genova", ha dichiarato il portavoce di Fi, Giorgio Mulé.
Giornata campale
La giornata è stata - ed è - di quelle campali. Nel pomeriggio i lavori in commissione Trasporti alla Camera sono stati sospesi per permettere ai deputati di partecipare ai lavori dell'aula. Non è escluso che i lavori proseguano in notturna.
Il Governo, al momento, è impegnato in un confronto serrato sugli emendamenti da presentare e che riguardano Genova e il Ponte Morandi. Questi, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, dovrebbero riguardare le coperture economiche. L'obiettivo è di depositarli tra questa notte e domani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.