È la prima di un Pontefice con i leader del mondo. Dieci incontri bilaterali, faccia a faccia con Zelensky

Papa Francesco è il primo pontefice invitato a un G7. Tra gli impegni in agenda l'incontro con Zelensky per ribadire la necessità della pace

È la prima di un Pontefice con i leader del mondo. Dieci incontri bilaterali, faccia a faccia con Zelensky
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Arriverà tra i grandi del mondo ufficialmente per discutere di intelligenza artificiale con la necessità di porre dei paletti etici, ma soprattutto per difendere con forza il diritto alla vita e invocare, guardando negli occhi i leader più potenti del pianeta, la pace in questo mondo «segnato da questa terza guerra mondiale a pezzi».

Francesco è il primo Pontefice invitato a un G7, il Papa 87enne che arriva dalla fine del mondo atterrerà in elicottero a Borgo Egnazia poco prima di pranzo e ad accoglierlo ci sarà la «padrona di casa» Giorgia Meloni. Bergoglio terrà un discorso dedicato all'IA, ma, prima e dopo il suo intervento, gli occhi saranno puntati sui dieci bilaterali organizzati dalla Santa Sede con i leader che hanno chiesto un incontro al Papa: tra i primi faccia a faccia quello con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, dopo aver risposto con un «no, grazie» all'offerta del Pontefice per una mediazione vaticana nel conflitto con la Russia, negli scorsi mesi aveva duramente attaccato Francesco per le parole (mal interpretate) sul tema della «bandiera bianca».

Il Vaticano chiarì che il Papa si riferiva alla necessità di sedersi al tavolo del negoziato «che non è mai una resa», ma la frattura, da parte ucraina, non si è mai sanata. L'incontro di oggi servirà certamente a chiarire definitivamente ogni questione, con l'opportunità, per il Papa, di ribadire con forza a Zelensky quanto sia necessario il dialogo tra le parti. Sul tavolo anche la questione umanitaria, con i possibili scambi di prigionieri e il dossier sui bambini scomparsi.

A seguire, intorno alle 13.15, ci sarà l'incontro con il Presidente francese Emmanuel Macron: sul tavolo, oltre all'impegno per la pace in Medio Oriente e in Ucraina ci sarà certamente anche il tema della tutela della vita: la Francia dallo scorso marzo ha inserito nella Costituzione il diritto a interrompere volontariamente la gravidanza e il presidente francese vorrebbe l'aborto tra i diritti fondamentali dell'Unione Europea. La crisi climatica e le guerre in corso saranno al centro del bilaterale tra Francesco e il canadese Trudeau così come con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, leader cattolico a cui il Pontefice, nell'ultima conversazione telefonica, aveva già chiesto un intervento per trovare percorsi di pace.

Discorso a parte per l'incontro a porte chiuse con il turco Erdogan che Bergoglio ha pubblicamente indicato come possibile mediatore per il conflitto in Ucraina e al quale da tempo il Pontefice chiede un impegno per il rispetto e la protezione delle minoranze cristiane nell'area.

Ci sarà spazio, però, anche per altri temi: il Papa rivedrà il suo vecchio amico Lula, tornato alla guida del Brasile nell'ottobre del 2022, l'indiano Modi, l'algerino Tebboune, il keniota Ruto e la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Georgieva: all'economista bulgara Francesco ribadirà senza dubbio l'importanza di un'economia che ascolti il grido dei poveri e della terra, con la richiesta, già fatta ai leader mondiali, di cancellare o ridurre, durante l'Anno Santo del 2025, il debito estero dei Paesi del terzo mondo.

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