Pozzolo evita il processo per lesioni. Accordo con la vittima per il risarcimento

Campana ha ritirato la querela. Udienza preliminare fissata per il 9 ottobre, resta comunque l'omessa custodia di armi

Pozzolo evita il processo per lesioni. Accordo con la vittima per il risarcimento
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Emanuele Pozzolo non andrà a processo per lesioni. Luca Campana, compagno della figlia dell'allora capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, ha infatti ritirato la querela contro il deputato, ora sospeso dal gruppo di FdI a Montecitorio, per l'incidente avvenuto la notte di Capodanno nella sede della Pro-Loco di Rosazza, in provincia di Biella. Campana, che era stato ferito a una gamba da un colpo partito durante il veglione, si è accordato con i legali di Pozzolo e ora riceverà un risarcimento, sulla cui entità c'è però una clausola di riservatezza. La svolta arriva a pochi giorni dall'udienza preliminare, prevista a Biella per il 9 ottobre prossimo. È stato raggiunto un accordo, siamo soddisfatti, ci stavamo lavorando da tempo», commenta Marco Romanello, avvocato di Campana. Si sgonfia quindi parzialmente la vicenda che ha tenuto banco nelle prime settimane del 2024, con l'opposizione che ha cavalcato politicamente l'episodio, con l'obiettivo di mettere sotto accusa il sottosegretario Delmastro, tra gli invitati alla festa di Rosazza, dove Campana è rimasto ferito a una gamba da un colpo partito da un revolver di proprietà di Pozzolo, anche se il parlamentare ha sempre negato di essere stato lui a premere il grilletto. «Campana ha ritenuto soddisfacente il risarcimento ed ha rimesso la querela», commenta ancora l'avvocato del compagno della figlia dell'allora caposcorta di Delmastro. L'agente Pablito Morello, ora in pensione, ha annunciato una denuncia per calunnia contro Pozzolo che, durante l'ultimo interrogatorio, lo ha accusato di aver esploso il colpo che ha ferito Campana.

In ogni caso, dopo le prime pagine dei giornali e le polemiche in Parlamento, quello che era stato definito come «il caso Pozzolo» si ridimensiona notevolmente con il ritiro delle accuse di lesioni personali da parte di Luca Campana. Insomma, durante il dibattimento non si parlerà dello sparo di Capodanno e non si confronteranno le diverse versioni sull'accaduto. Il deputato, sospeso dal gruppo di Fratelli d'Italia, dovrà comunque rispondere degli altri reati che gli vengono contestati dalla Procura di Biella. Si tratta delle accuse di omessa custodia di armi, accensioni ed esplosioni pericolose, porto illegale in luogo pubblico o aperto al pubblico.

Contestazioni che, per il momento, restano perché la pistola del deputato è classificata come da collezione, quindi non avrebbe potuto essere portata fuori di casa nonostante il porto d'armi. Inoltre l'arma da cui è partito il colpo non sarebbe stata dotata di munizioni adatte.

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