Primo maggio, Berlusconi: "Stato deve aiutare chi ha perso lavoro"

In un messaggio sui social, Silvio Berlusconi ha espresso il suo augurio che quella di oggi sia una festa di tutti e spiega che Fi si sta battendo affinché nessuno perda il lavoro

Primo maggio, Berlusconi: "Stato deve aiutare chi ha perso lavoro"

Nonostante le avversità di questo periodo, quella di oggi deve essere la festa di tutti. È questo il messaggio lanciato sui propri social da Silvio Berlusconi in occasione del Primo maggio.

"È una strana festa del lavoro, quella di quest'anno. Si celebra proprio quando in molti il lavoro lo hanno perso e in molti rischiano di perderlo. Con la salute, il lavoro è una delle cose più preziose della nostra vita. Non fornisce solo sostentamento economico, è uno dei valori che danno senso e dignità alla nostra esistenza. Oggi la salute e il lavoro sono entrambi in pericolo", ha scritto il leader di Forza Italia.

Berlusconi ha colto l’occasione per affrontare la questione della crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria. Il rischio è che molte persone possano perdere il posto di lavoro in un prossimo futuro esiste ed è alto. Per questo l’ex premier ha spiegato che Fi si sta battendo "perché nessuna azienda venga lasciata chiudere, nessun posto di lavoro possa andare perduto. Perché chi è in difficoltà, chi il lavoro lo ha perso, sia aiutato subito. Lo Stato ha il dovere di farlo. Oggi, non domani".

"Il 1° maggio- ha aggiunto il leader azzurro- deve essere la festa di tutti: di chi lavora e di chi crea lavoro. Agli uni e agli altri, un augurio dal profondo del cuore: questa stagione difficile passerà e sarà proprio grazie al vostro impegno, al vostro spirito di sacrificio, alla vostra dedizione che torneremo a vedere la luce".

Nei giorni scorsi, Berlusconi aveva fatto proposte sui provvedimenti da mettere in campo per affrontare la crisi economica. Innanzitutto l’ex premier ha più volte affermato di essere totalmente contrario alla patrimoniale così come devono essere evitate nuove tassazioni in quanto oggi "siamo in un'economia di guerra e come tale ci dobbiamo comportare”. "Chiediamo- ha aggiunto- che le garanzie dello Stato siano portate al 100% del prestito, di eliminare il passaggio in Sace garantendo in automatico alle banche un plafond di garanzie e soprattutto di allungare fino a 20 anni i tempi di restituzione. Sarà inoltre indispensabile il blocco delle scadenze fiscali fino a fine anno".

Per Berlusconi è necessario attuare uno shock fiscale con l’introduzione della flat tax al livello più basso possibile e una moratoria fiscale per tutto l'anno."Piuttosto- aveva spiegato- gli italiani devono essere incoraggiati ad investire il loro risparmio, in maniera volontaria, sicura e soprattutto conveniente, nella ricostruzione della nostra economia".

Il leader di Fi aveva anche spiegato che parallelamente al blocco delle attività "era necessario mettere in atto dal principio alcune azioni fondamentali per garantire il reddito ai lavoratori che perdevano il posto o stavano a casa e garantire il reddito ai lavoratori autonomi".

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