Prove di disgelo Washington-Pechino: "Biden non vede l'ora di parlare con Xi"

Il colloquio telefonico avverrà "nelle prossime settimane"

Prove di disgelo Washington-Pechino: "Biden non vede l'ora di parlare con Xi"
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Prove di dialogo tra Usa e Cina. Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha incontrato Xi Jinping e un alto funzionario della difesa a Pechino e durante la conferenza stampa al termine della missione ha fatto sapere che il presidente americano Joe Biden «non vede l'ora» di parlare con il collega del Dragone nelle «prossime settimane».

Il viaggio arriva in un momento di crescenti tensioni tra la Cina e gli alleati degli Stati Uniti nell'Asia-Pacifico, dove Washington ha criticato la crescente pressione di Pechino su Taiwan, e le azioni militari nel Mar Cinese Meridionale. La Casa Bianca ha spiegato che l'incontro tra Sullivan e Xi fa parte degli sforzi per «gestire in modo responsabile» le relazioni tra i due Paesi, e le ultime mosse suggeriscono che si potrebbe lavorare a un altro vertice tra i leader prima della fine del mandato dell'attuale comandante in capo Usa. Il consigliere ha detto di non aver annunci da fare, precisando tuttavia che Biden e Xi «saranno probabilmente ai summit del G20 e dell'Apec entro la fine dell'anno, e in quel caso potrebbero vedersi».

Nel corso della missione, il consigliere per la Sicurezza nazionale ha visto anche il generale Zhang Youxia, vicepresidente della Commissione militare centrale, nel più alto livello di impegno pubblico che l'amministrazione Biden abbia avuto con l'esercito cinese. Con lui ha sottolineato che «entrambi i paesi hanno la responsabilità di impedire che la competizione si trasformi in conflitto o scontro». Sullivan ha sollevato l'importanza della pace e della stabilità nello stretto di Taiwan e l'impegno Usa per la libertà di navigazione nel Mar Cinese Meridionale, nonché le preoccupazioni sul sostegno di Pechino alla base industriale di difesa della Russia mentre combatte contro l'Ucraina.

Zhang, da parte sua, ha affermato che mantenere la stabilità nelle questioni militari e di sicurezza tra le due potenze è «nell'interesse di entrambi, e ciò che la comunità internazionale si aspetta». Ma ha pure ribadito che lo status di Taiwan è «al centro degli interessi principali della Cina» e gli Stati Uniti dovrebbero smettere di armare Taipei.

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