Quando il candidato Pd a Bologna diceva: "Il coronavirus è un fenomeno mediatico"

Con le primarie, il centrosinistra ha scelto di candidare Matteo Lepore come sindaco di Bologna ma dal suo passato spuntano dichiarazioni imbarazzanti

Quando il candidato Pd a Bologna diceva: "Il coronavirus è un fenomeno mediatico"

Matteo Lepore è il candidato sindaco del centrosinistra a Bologna dopo aver vinto le primarie di domenica 20 giugno. Attualmente assessore in forza Pd nel capoluogo emiliano, Lepore in passato si è lasciato andare a dichiarazioni quanto meno discutibili sull'epidemia di coronavirus. Errori di valutazione compiuti a febbraio 2020, quando l'epidemia non era ancora scoppiata con tutta la sua forza ma già in Italia stava montando il caso di Codogno e di Vo' Euganeo, dichiarate zona rossa 2 giorni prima che Lepore parlasse.

È stato il sito Affaritaliani.it a mettersi alla ricerca di possibili gaffe compiute dal candidato sindaco del Partito democrato e, come si dice, alla fine chi cerca trova. Per Matteo Lepore non è stato nemmeno necessario cercare a lungo in realtà, perché la dichiarazione sul coronavirus risale al 25 febbraio 2020, appena un anno e mezzo e fa. Il Paese stava iniziando a percepire di essere coinvolto in qualcosa di molto importante ma l'assessore alla cultura di Bologna in quel momento minimizzò così: "Come abbiamo visto il coronavirus è un fenomeno mediatico più che reale. L'influenza di questo inverno è molto più invasiva di questo virus che in questo momento sta creando molti problemi, molte preoccupazioni ma è più una questione di percezione".

Una percezione che in un anno e mezzo ha fatto 127mila vittime solo nel nostro Paese e che ha colpito duro anche nella sua Emilia Romagna, dove si contano oltre 13mila decessi in anno e mezzo. Numeri altissimi per la regione con capoluogo Bologna, che è la seconda in Italia per numero di morti da epidemia di Covid dopo la Lombardia.

Ma le gaffe, se così si possono chiamare, di Matteo Lepore non sono finite qua. Facendo un salto indietro nel tempo di 10 anni, Affaritaliani.it ha ritrovato una dichiarazione fatta dal candidato sindaco alle amministrative di Bologna quando Marco Lombardelli fu nominato capo di gabinetto dalla giunta e dal sindaco. La polemica attorno al candidato è nata perché Lombardelli è in possesso solo di un diploma di terza media.

Una formazione scolastica da molti considerata insufficiente per ricoprire quel ruolo ma Lepore difese a spada tratta il suo collega, affermando che in realtà Lombardelli ha conseguito il diploma da ottico tramite un corso e non una scuola

superiore. Lombardelli si è dimesso poco dopo le dichiarazioni di Lepore, appena una manciata di ore, e in più la Corte dei conti condannò il Comune di Bologna al pagamento di 30mila euro di danno erariale.

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