Quegli attacchi in tv di Fazio e Gori contro Fontana e la Lombardia

Durante la messa in onda del programma di Rai Due, il conduttore e il sindaco di Bergamo se la prendono con il governatore leghista

Quegli attacchi in tv di Fazio e Gori contro Fontana e la Lombardia

"La regione Lombardia ha gestito male l'emergenza coronavirus", "la regione Lombardia non fa sufficienti tamponi". Sono queste, in sostanza, alcune delle accuse che nella serata di ieri il sindaco dem di Bergamo Giorgio Gori ha lanciato contro Attilio Fontana e la sua giunta. Ecco, l'attacco frontale del primo cittadino del capoluogo lombardo, la città italiana più colpita dalla pandemia – le immagini di quei camion dell'esercito che portano via le bare, perché in città non c'è più posto, ce la ricorderemo per sempre – è arrivato sulle frequenze televisive di “Mamma Rai”, per l'esattezza nella prima serata di Rai Due. Sì, perché teatro del suo duro affondo contro la regione e il suo presidente leghista, è stato il salotto televisivo di Che tempo che fa, il programma di approfondimento politico e culturale condotto da Fabio Fazio.

E il giornalista-conduttore non si è certo tirato indietro, spalleggiando di fatto Gori nelle sue stilettate contro l'esponente del Carroccio, sostenendo che la regione ha sbagliato sulle residenze sanitarie assistenziali e sulla zona rossa di Bergamo. Il tutto senza garantire il minimo contraddittorio, visto che Fontana non figurava tra gli ospiti della trasmissione. E la cosa, ovviamente, non poteva passare inosservata: e così, infatti, non è stato.

"Il premier Giuseppe Conte che venerdì attacca l'opposizione a reti unificate, in prima serata su Rai2 ecco il duo Fabio Fazio-Giorgio Gori che infanga la Regione Lombardia senza contraddittorio sulle questioni sanitarie. Comprendiamo la frustrazione di Gori, che non ha ancora digerito la sonora sconfitta alle Regionali contro Attilio Fontana nel 2018, ma speculare sul virus è vergognoso come erano vergognosi i suoi pranzi nei ristoranti cinesi quando sosteneva che l'unico virus fosse quello del razzismo", ha commentato il deputato della Lega Paolo Grimoldi, che ha anche aggiunto: scandaloso che il servizio pubblico pagato dai contribuenti diventi strumento di propaganda politica ed elettorale della maggioranza".

Alla voce di Grimoldi si è sommata anche quella piccata di Roberto Calderoli, vicepresidentre del Senato: "Con il servizio pubblico pagato dal canone dei cittadini il conduttore a Che Tempo Che Fa, in prima serata su Rai Due, Fabio Fazio e il suo grande amico Giorgio Gori, ormai ospite onnipresente, attaccano senza il contraddittorio la Regione Lombardia sulle Rsa e sulla mancata zona rossa di Bergamo".

L'esponente del Carroccio, dunque, chiosa ironico: "Poi puntata davvero equilibrata, dopo il sindaco di centrosinistra di Bergamo arrivano prima il segretario della Cgil, Maurizio Landini, poi il presidente del Parlamento Europeo, pure lui del PD, David Sassoli. Mancava solo Travaglio per completare la serata...".

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