Re Carlo e il discorso Labour. "Europa, stabilità e crescita"

Nel programma del premier Starmer ferrovie rinazionalizzate, abolizione dei lord ereditari, un milione e mezzo di nuove case

Re Carlo e il discorso Labour. "Europa, stabilità e crescita"
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Un «discorso del re» pesante come un macigno. È composto da 40 progetti di legge il programma del governo britannico di Keir Starmer che, da antica tradizione, viene letto dal monarca in persona durante una cerimonia in pompa magna. Re Carlo l'aveva fatto già nel 2023, ma allora era ancora il «Gracious Address» (così viene anche chiamato) di sua madre Elisabetta. Carlo ha invece esordito nel giorno del compleanno di sua moglie Camilla (che appariva particolarmente abbronzata dato che entrambi erano di ritorno da un viaggio alle isole Jersey) leggendo il programma del suo primo governo laburista che spazia da progetti di grande respiro come la transizione ecologica e la creazione di un fondo d'investimento nazionale, fino al recupero di proposte legislative volute dal governo precedente, come l'introduzione graduale del divieto di fumare e quello di vendere sigarette elettroniche ai minori, passando per la pianificazione territoriale ai diritti dei lavoratori fino alla lotta contro l'immigrazione illegale e il crimine.

Al centro del programma laburista vi è sicuramente l'attenzione alle sfide poste dal cambiamento climatico collegate a ben 9 proposte legislative. Il cuore di queste è la costituzione di una Great British Energy, azienda pubblica che investirà in energie rinnovabili con i suoi quartieri generali collocati in Scozia. Prevista anche una legislazione che costringa i capi delle compagnie distributrici delle acque a rispondere penalmente in caso gli standard ambientali non vengano rispettati. Sempre nel pacchetto ecologico figurano la rinazionalizzazione di tre linee ferroviarie ora private (una delle leggi che dovrebbe entrare in vigore nel giro di pochi mesi) e una nuova regolamentazione che consentirà di costruire più facilmente anche nella «cintura verde» del Paese e in alcune aree fino ad ora intoccabili. Solo così il governo Starmer potrà realizzare quel milione e mezzo di nuove abitazioni promesse nel suo programma elettorale. Ci si aspetta tuttavia che proprio quest'ultimo disegno incontri l'ostilità sia di Verdi e LiberalDemocratici così come quella delle comunità locali. Corposo anche il piano sui diritti dei lavoratori che dovrebbe entrare in vigore nei primi cento giorni e prevede la messa al bando del contratto a zero ore, la garanzia ai lavoratori di maternità e malattia pagate dal datore di lavoro fin dal primo giorno e la semplificazione del riconoscimento dei rappresentanti sindacali. Di grande importanza, poiché il problema nel Regno Unito dilaga, è la riforma della legge sulla salute mentale, con disposizioni aggiornate sui trattamenti sanitari obbligatori che in questo Paese possono venir applicate persino alle persone autistiche. Tre le leggi ispirate da tragedie nazionali, una sulla devoluzione interna che garantirà poteri maggiori a sindaci e autorità locali, e un'altra costituzionale sulla cancellazione degli ultimi privilegi aristocratici alla Camera dei Lord, vale a dire degli ultimi 100 seggi ereditari residui. Confermata la linea dura nella lotta contro il crimine e l'immigrazione illegale e l'impegno a ripartire praticamente da zero nelle relazioni con l'Europa in campi come la difesa e alcune barriere commerciali.

Per ora nessun ripensamento sull'uscita dal mercato unico e sulla libera circolazione dei cittadini anche se sono sempre di più le deroghe verso studenti e lavoratori stranieri per quanto riguarda l'entrata e la permanenza nel Paese.

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