La regina offesa non vuole incontrare il presidente

La regina Elisabetta II irritata

La regina offesa non vuole incontrare  il presidente

Rischia di diventare un caso diplomatico la annunciata visita di Stato di Donald Trump in Gran Bretagna. Appare infatti sempre più evidente il disagio, per non dire l'irritazione, della Casa reale nei confronti delle pretese del presidente degli Stati Uniti. E questo disagio, al quale si aggiungono le reazioni negative dell'opinione pubblica concretizzate in una petizione contro la visita che si sta avviando a raccogliere due milioni di firme, e le perplessità del mondo politico e della stessa Casa reale per la fretta con cui la premier Theresa May ha deciso di invitare a Londra il neoeletto e controverso leader della Casa Bianca, ha già trovato ascolto in Parlamento, che presto discuterà della questione.

Il problema è sorto quando Trump, ricevuto l'invito, ha fatto sapere che non avrebbe gradito incontrare il principe Carlo, noto paladino dell'ambientalismo, e che anzi non avrebbe potuto garantire delle proprie reazioni. Un'uscita decisamente offensiva. La pretesa di scegliersi gli interlocutori nella famiglia reale ha provocato il disappunto della regina: fonti di Buckingham Palace indicano l'emergere di ostacoli non di poco conto sotto il profilo del protocollo e della sostanza. Alla premier May - scrive il bene informato Times - verrebbe rivolta una severa critica per aver messo Sua Maestà «in una situazione molto difficile». La regina ora, sempre secondo il quotidiano londinese, si aspetterebbe che la premier rimedi al guaio combinato con un invito intempestivo declassando la visita di Donald Trump a «ufficiale»: differenza di non poco conto, perché se la visita è di Stato la sovrana ha l'obbligo di incontrare l'ospite, mentre se è solo ufficiale l'incontro non avviene.

Il capo del governo non sembra però orientato a seguire le indicazioni di Buckingham Palace. Impegnata in un difficile dibattito in parlamento sulla Brexit, ha ribadito di non vedere l'ora di accogliere Trump a Londra in visita di Stato, in giugno.

Nonostante anche alcuni esponenti del partito conservatore abbiano apposto la loro firma alla petizione contro la visita di Trump, l'ufficio di May ha fatto sapere attraverso un portavoce che «l'invito è stato esteso per conto della Regina»; che «gli Stati Uniti sono tra i nostri principali alleati» e che pertanto «non si vede l'ora di accogliere il presidente Trump nel corso dell'anno».

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