Renzi e il Vietnam sulla manovra: "In Parlamento per migliorarla"

A poche ore dal nuovo ok del governo sulla manovra, Matteo Renzi minaccia un Vietnam in Parlamento: "Ora la discussione si sposta in Parlamento e qui si potrà migliorare ancora, specie per i microbalzelli rimasti, dallo zucchero alla casa"

Renzi e il Vietnam sulla manovra: "In Parlamento per migliorarla"

Neppure il secondo ok del Cdm sulla legge di bilancio mette a tacere le polemiche all'interno del governo. Ogni partito della maggioranza tira acqua al suo mulino. In attesa del via libera da parte dell'Europa, che attende "chiarimenti per la valutazione finale della manovra", il primo a ribellarsi alle misure economiche varate dall'esecutivo è (il solito) Matteo Renzi.

Su Facebook il fondatore e leader di Italia Viva, reduce dalla tre giorni della Leopolda, scrive: "Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Bilancio che adesso va in Parlamento. Bene! Vedo il bicchiere mezzo pieno". Poi puntualizza: "Grazie a Italia Viva si è bloccato l'aumento dell'IVA per 23 miliardi deciso dal governo precedente. Un grandissimo risultato". Quindi la minaccia di un Vietnam in Camera e Senato: "Ora la discussione si sposta in Parlamento e qui si potrà migliorare ancora, specie per i microbalzelli rimasti".

Nelle ultime settimane, Renzi si è scontrato con Pd e 5 Stelle su alcune misure come la stretta sulle partite Iva, quota 100 e sugar tax, la tassa sulle bevande zuccherate "suggerita" dal ministro dell'Interno, Lorenzo Fioramonti, e fortemente avversata da Confindustria.

Alla fine un accordo è stato trovato. "Guardiamo il bicchiere mezzo pieno - scrive ancora il leader di Iv - più soldi per le famiglie e più soldi per la sanità. Lo scorso anno al Parlamento fu clamorosamente impedito di migliorare la legge di Bilancio, quest'anno, per fortuna, torneremo a rispettare i regolamenti e la Costituzione", la stoccata tirata a 5 Stelle e Matteo Salvini, con il segretario della Lega diventato il bersaglio preferito delle critiche di Renzi a partire dal duello tv a "Porta a Porta".

Gli strali di Renzi, però, sono diretti a destra come a sinistra. Sfiancare il Pd per rubargli voti (ed eletti): questa la strategia portata avanti nelle ultime settimane dall'ex premier, rinfrancato dai sondaggi che danno il suo partito al 5,6% (+0,3 nel giro di sette giorni). Ma fin dove è disposto ad arrivare Matteo? Non certo alla caduta del governo.

Non a caso, tra le proposte renziane delle ultime ore spicca quella che il diretto interessato chiama una "proposta bipartisan: si rimetta in piedi l'Unità contro il dissesto idrogeologico", chiede Renzi, dopo l'ultima ondata di maltempo che ha colpito Liguria, Lombardia e soprattutto basso Piemonte.

L'importante, per l'ex segretario del Pd, è non aumentare le tasse, come ribadito in un'intervista a Repubblica dal suo fedelissimo - e coordinatore di Iv - Ettore Rosato: "Ogni partito sta ponendo problemi. Noi ribadiamo che ci sono alcuni aumenti di tasse che possono essere evitati. Non è mettere in discussione la vita del governo, ma portare un contributo che eviti regali alla Lega".

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