Renzi predica i tagli alla spesa, i ministri assumono consulenti

Sono 300 i consulenti ingaggiati dai ministeri. Ecco chi sono i più "spendaccioni"

Il premier Matteo Renzi in visita alla Route nazionale degli Scout
Il premier Matteo Renzi in visita alla Route nazionale degli Scout

Spending review, tagli alla spesa pubblica, sobrietà e sacrifici. È il ritornello che ci ripetono da anni, da quando la crisi ha colpito la nostra economia. A Palazzo Chigi promettono di dare il buon esempio, sforbiciando e razionalizzando spese e personale e obbligando tutte le amministrazioni a limitare le uscite per i consulenti al 90% di quelle dell'anno precedente.

Ma in politica, si sa, una poltrona è merce di scambio preziosa. Così, come racconta Libero, tra ministri virtuosi come Marianna Madia (un solo consulente a titolo gratuito) spiccano quelli che alle consulenze non rinunciano. Così alla Farnesina non bastano gli oltre 4mila dipendenti: recentemente Federica Mogherini ha assunto un architetto per il semestre europeo per un totale di 45mila euro.

E mentre Dario Franceschini ingaggia consulenti, ma nicchia sulla pubblicazione dei nomi, il ministro della

Giustizia Andrea Orlando ne assume una dozzina. E così via tutti gli altri, passando da Gianluca Galletti e Maurizio Martina (ma è quello che paga meno il suo staff): in totale sono circa 300 i nuovi assunti dal governo.

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