
Ma De Gasperi con chi sta? Dove si posiziona il grande Alcide nel nostro arco costituzionale?
Matteo Renzi mette il suo ritratto in bella mostra sulla tessera di Italia Viva per la campagna 2025 ma più d'uno, tra gli alleati e tra gli avversari politici, «storce il naso», come ammette lui stesso. Sarà lecito appropriarsi di uno dei padri della Repubblica italiana utilizzandolo così apertamente per conquistare più tesserati al piccolo partito renziano?
Insomma, una mossa a dir poco azzardata che qualche malumore l'ha suscitato. L'ex premier si preoccupa soprattutto degli amici e cerca di spiegare: «In Italia Viva, è ovvio, non c'è solo il pensiero cattolico democratico. Ma la scelta di De Gasperi nasce per tre ragioni fondamentali. La prima perché rappresenta un'idea di Europa (e di difesa europea) diversa da quella che i burocrati di oggi portano avanti, ma ancora più diversa dagli euroscettici e dai sovranisti. La seconda perché il centro che guarda a sinistra è la chiave di lettura del nostro posizionamento politico in questa stagione della storia. La terza perché De Gasperi è il simbolo di quell'espressione per cui i politici devono guardare alle prossime generazioni, mentre gli influencer, dico io, guardano alle prossime elezioni, o meglio ai prossimi sondaggi».
Insomma per Renzi il Padre costituente, il grande statista democristiano è l'esponente di «un centro che guarda a sinistra», cita proprio tra virgolette, e questo senza ricordare che a sinistra a quei tempi c'era il Pci di Togliatti e il comunismo sovietico. Si gioca a confondere le acque se non si ha chiaro che il progetto politico di Dc e Pci nel secondo dopoguerra erano irriducibilmente alternativi, come si capì nel voto del 18 aprile 1948.
Arrivano le reazioni da Forza Italia, partito che il centro lo occupa e lo fa nella maggioranza di centrodestra. Il suo leader Antonio Tajani cita spesso De Gasperi, soprattutto come fondatore dell'Europa cui ispirarsi.
«Renzi - attacca il portavoce azzurro Raffaele Nevi - si conferma un mistificatore seriale e anche un po' ignorante». Per lui, non c'è nulla di storico in un posizionamento di Alcide in un «centro che guarda a sinistra» e cita un articolo di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Nevi dice che certamente il «grande Atlantista si rivolta nella tomba a sentire la sinistra e il M5S, con cui Renzi si sta alleando, mettere in discussione gli impegni con la Nato, l'opposizione alla costruzione di una difesa comune e negare i più elementari principi liberali di cui egli fu invece grande sostenitore». E poi, aggiunge, Renzi vuole allearsi con chi parla solo di «famiglia come luogo da cui discendono i problemi della società e degli imprenditori come sfruttatori dei lavoratori e devastatori dell'ambiente».
Insomma, il leader di Iv con la sua battaglia personale vuole nascondere il «totale fallimento politico e non riuscirà ad appropriarsi della necessaria credibilità utilizzando la figura di De Gasperi da cui dovrebbe solo imparare leggendolo e tenendo atteggiamenti più rispettosi della sua memoria».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.