Ricomincia l'incubo

È inutile girarci attorno. Come era prevedibile la diffusione del virus è ripartita

Ricomincia l'incubo

È inutile girarci attorno. Come era prevedibile la diffusione del virus è ripartita. 3600 contagi in un giorno è un numero importante in assoluto e lo è ancora di più visto in proiezione, perché ognuno di questi signori durante l'incubazione avrà sicuramente infettato più di una persona oggi ignara della sua condizione. Noi non siamo mai stati né negazionisti né allarmisti, in questi mesi abbiamo sempre preso atto della realtà, bella o brutta che fosse.

E così facciamo oggi. Aver pensato di esserci liberati dal Covid è stata una illusione, soprattutto avendo scelto l'unica via umanamente ed economicamente sostenibile, che è quella di tornare a vivere, lavorare, riaprire le scuole e andare in vacanza.
Chi sostiene che una sola delle due opzioni (vivere come se nulla fosse o comprimere le libertà oltre misura) sia quella da perseguire, è ugualmente pericoloso. Lo scienziato del «chiudiamo tutto» mi fa paura tanto quanto Trump e le sue teorie sulla «banale influenza».

La via maestra non può essere che quella non della «libertà vigilata», ma della «libertà controllata», che in teoria è un ossimoro, ma nei fatti si tratta di un compromesso accettabile, in tempo di guerra, anche da un liberale. Per «controllo» non intendo quello di polizia, ma dei comportamenti individuali. Il problema è che questo «controllo» è possibile se lo Stato e gli enti pubblici ci mettono a disposizione strumenti adeguati. E qui il governo Conte mostra tutti i suoi limiti, soprattutto tenendo conto che da mesi agisce in condizioni di pieni poteri e quindi di teoriche procedure rapide e facilitate.

Intendo che possiamo tenere su la mascherina anche quando dormiamo, ma se per fare un tampone a noi stessi o ai bambini febbricitanti dobbiamo affrontare chiusi in auto file ai drive-in medici anche di otto ore; se in farmacia è impossibile acquistare il vaccino antinfluenzale o i pungidito per farsi da soli un primo test; se nelle scuole le misure di sicurezza sono ben lontane da quanto promesso e necessario; se i mezzi pubblici non vengono potenziati in modo da evitare resse; se insomma questa è la situazione, hai voglia a rallentare i contagi senza annullare le libertà personali e d'impresa.

Questo governo è illiberale per questo, perché non

si è preoccupato di mettere tutte le libertà sullo stesso piano. E diciamolo, se i «pieni poteri» prorogati ieri fino a gennaio servono solo a obbligarci alla mascherina, è la classica montagna che partorisce un topolino.

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