
Lungotevere, Santo Spirito, unità coronarica. Sergio Mattarella si presenta in serata, verso l'ora di cena, e viene subito preso in consegna dai cardiologi dell'ospedale, nel reparto diretto dal professor Roberto Ricci. La notizia corre tra radio e agenzie di stampa, allarme rosso, attimi di panico nei palazzi della politica, anche per l'orario del ricovero, ma dopo un po' si scopre che il presidente è arrivato con le sue gambe, che non sta poi troppo male, che si tratta di «un appuntamento programmato» per l'impianto di un pacemaker, preceduto però da una coronarografia, e che la sua salute in sostanza «non desta alcuna preoccupazione». Dunque, routine o poco più. Niente sirene, nessuna ambulanza, non ci sarebbero emergenze o situazioni critiche, questo almeno è quanto trapela dal Colle. Pochi giorni e a casa.
Del resto, informano le fonti, fino all'ultimo il capo dello Stato è rimasto in piena attività. Solo poche ore prima ha ricevuto al Quirinale il primo ministro del Montenegro Milojko Spaji e con lui ha «ricordato con grande intensità il nostro primo incontro a Podgorica». E il martedì lo ha dedicato esaminando con cura il provvedimento del governo sui risarcimenti per il disastro del ponte Morandi di Genova, un testo firmato ma accompagnato da diverse osservazioni su una lettera indirizzata ai presidenti di Camera e Senato: rilievi sulla discriminazioni tra figli di genitori sposati o no e sull'interesse nazionale o locale delle opere crollate, sulla necessità di non fare differenze. Profili di incostituzionalità da sanare.
Insomma, anche gran parte dei suoi collaboratori, così almeno si riferisce, sarebbe stata colta di sorpresa. «Lo abbiamo visto alle sette di sera in piena attività», raccontano. È possibile che il capo dello Stato, 84 anni a luglio, abbia avuto qualche disturbo negli ultimi tempi e che abbia deciso di sfruttare la finestra pasquale per ulteriori consulti e apprendimenti. Resta la stranezza dell'orario insolito scelto per il ricovero, ma anche qui c'è una spiegazione pronta: Mattarella è andato in ospedale in serata per ridurre al minimo gli impegni da cancellare. Tant'è vero, fanno notare, che l'incontro con i ragazzi vincitori del premio Leonardo e delle borse di studio, previsto per oggi alle 11, è stato annullato soltanto nel tardo pomeriggio. Prossimo impegno il 23, con le associazioni combattentistiche e d'arma per l'anniversario della Liberazione. E due giorni dopo sarà a Genova per festeggiare il 25 aprile.
Passata la notte al Santo Spirito, il presidente resterà almeno mercoledì in osservazione e, salvo complicazioni, potrebbe essere dimesso tra giovedì e venerdì e per trascorrere le feste di Pasqua con la famiglia, in convalescenza. A tempo di record gli auguri bipartisan.
«L'Italia la attende presto, con la forza e la determinazione di sempre», il messaggio di Giorgia Meloni. «Forza presidente, tutti con te», scrive su X Matteo Renzi. E dai senatori di Fdi Galeazzo Bignami e Lucio Malan «l'auspicio di una pronta guarigione». Si associano tutti, da Calenda a Conte, da La Russa a Fontana.
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