A Roma blitz delle forze dell'ordine al centro d'accoglienza Baobab

Nell'ambito delle operazioni per la sicurezza del Giubileo 23 migranti sono stati portati via per essere identificati. Salvini su Twitter: "Espellere e chiudere centro che ospitava"

A Roma blitz delle forze dell'ordine al centro d'accoglienza Baobab

A Roma blitz delle forze dell'ordine in zona Tiburtina al centro d'accoglienza per migranti Baobab. Sono 23 i migranti, tra cui eritrei, etiopi e magrebini, che sono stati portati dalla polizia e dai carabinieri all’ufficio immigrazione della questura per essere identificati. L'operazione, fa sapere la questura di Roma, rientra nel più ampio progetto di controllo del territorio romano previsto dall'ordinanza di servizio del questore D'Angelo per la sicurezza del Giubileo.

"Sono controlli che immaginiamo legati a esigenze di ordine pubblico e sull'onda emotiva degli attentati di Parigi - spiegano i volontari del centro Baobab che da giugno ospita i transitanti della Capitale - ma noi abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere all'amministrazione comunale e al ministero dell'Interno una soluzione al problema dei migranti a Roma: dallo sgombero di ponte Mammolo a oggi, di fatto, non è stata proposta alcuna soluzione alternativa, l'unica altra struttura è quella gestita dalla Croce Rossa in via del Frantoio per soli 55 posti letto", dove ieri sera, tra l'altro, si è svolta persino una manifestazione di protesta dei cittadini del quartiere Tiburtino per denunciare il degrado della zona.

Roberto, uno dei volontari racconta come si è svolto il blizt: "Questa mattina intorno alle 6.30 sono arrivati quattro blindati tra polizia e carabinieri che hanno chiuso via Cupa da ambo i lati e sono scesi una sessantina di agenti in tenuta antisommossa, l'antidroga con il cane e sono entrati dentro". "La loro dichiarazione - prosegue il volontario - era di fare un censimento dei migranti presenti, in realtà hanno fatto un giro dentro col cane antidroga e non hanno trovato niente, poi hanno bloccato i migranti qui nella via uno ad uno, e chi non era in possesso di documento o di una richiesta di asilo o chi aveva bisogno di una ulteriore identificazione è stato portato all'ufficio immigrazione di Casal Bertone". Davide, un altro volontario, dice: "È il primo blitz al centro Baobab che cade in momento storico particolare. Ma dopo gli sconvolgimenti internazionali che ci sono stati, ci attendevamo ripercussioni nel nostro centro che ospita rifugiati e transitanti, alcuni senza documenti. Era nell'aria, insomma".

Fin dalle prime ore del mattino, inoltre, sulla pagina Facebook del centro si sono stati aggiornamenti continui sulla situazione delle operazioni e due ore fa sono stati chiamati a racconta tutti gli "amici del Baobab" (nome della pagina) per un "presidio in via Patini 23, sotto l'ufficio dell'immigrazione, per portare solidarietà ai migranti e chiedere politica di accoglienza degna". Il centrodestra, invece, invoca la chiusura del centro.

"ESPELLERE e chiudere centro che ospitava". Scrive Matteo Salvini su Twitter, mentre Daniela Santanché dice: "Contro chi è irregolare serve tolleranza zero: Parigi non ci ha insegnato nulla?".

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