Mentre oggi gli attivisti No Tav si apprestano a marciare verso il cantiere di Chiomonte, nella notte c'è stata la resa anche del ministero dei Trasporti.
Da Porta Pia è partita a mezzanotte e mezza la lettera diretta a Bruxelles con cui l'Italia dice sì alla Tav, sebbene manchi la firma del titolare del dicastero, Danilo Toninelli. Come è noto, la posizione del ministro, da sempre contrario alla costruzione della linea ad Alta velocità tra Torino e Lione, è stata sconfessata pubblicamente da Giuseppe Conte lo scorso 23 luglio. Il premier, in un video Facebook, in quell'occasione ha affermato che, per l'Italia, costerebbe di più bloccare l'opera che farla anche “ in considerazione dei maggiori impegni di spesa dell’Europa” e pertanto ha confermato "l’impegno italiano in nome dell’interesse nazionale”. Una decisione che ha provocato dissapori e divisioni all'interno del Movimento Cinque Stelle. Divisioni che ora sono ancora più evidenti con la scelta di Toninelli di non apporre la sua firma al documento. Firma che, sottolinea Repubblica, non era comunque necessaria.
La deadline per una risposta definitiva, dopo il rinvio di sei mesi chiesto dal governo italiano, scadeva proprio il 26 luglio e così ieri la tanto attesa lettera è stata spedita sia a Bruxelles sia a Parigi. In sostanza, spiegano alcune fonti dell'Agi, nella missiva si dà un assenso tecnico alla prosecuzione della procedura dei bandi.
David Sassoli, il presidente del Parlamento Europeo, intanto, sul suo profilo twitter, ha confermato:"Arrivata all'Ue la lettera del ministero dei Trasporti con cui l'Italia si impegna a completare la Tav. Una buona notizia, così come il rispetto degli impegni con l'Europa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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