Sala dice no a Berlusconi e sì a Murgia. Un centro intitolato all'icona di sinistra

Il doppiopesismo della toponomastica di Milano

Sala dice no a Berlusconi e sì a Murgia. Un centro intitolato all'icona di sinistra
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«Per qualcuno le regole sono fatte per essere bypassate, per me vanno rispettate e io difendo strenuamente la regola dei dieci anni dalla morte» replicava granitico giusto due giorni fa il sindaco di Milano Beppe Sala a chi gli chiedeva cosa pensasse della lettera inoltrata dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ad Enac (l'ente nazionale per l'aviazione civile) per proporre l'intitolazione dell'aeroporto di Linate a Silvio Berlusconi. I dieci anni dalla morte peraltro riguardano nuove e strade e piazze pubbliche, e su delega del ministero dell'Interno il prefetto può derogare al divieto. Sala insiste che «sull'onda dell'emotività» fino a qualche anno fa si concedevano troppo spesso modifiche toponomastiche, «creando disagi ai residenti» e i «nuovi luoghi non sono tanti». Tant'è, giorni fa in Consiglio comunale Forza Italia ha depositato una mozione per chiedere di intitolare al fondatore del partito ed ex premier un grande parco che sorgerà tra qualche anno in un quartiere di nuova generazione. Bocciata in blocco dal centrosinistra. A meno di un anno dalla sua scomparsa invece (era lo scorso 10 agosto), ieri il Comune ha intitolato alla scrittrice di sinistra Michela Murgia (foto) un Centro civico in via Quarenghi, periferia nord ovest. Ospita la sede del Municipio 8, biblioteca, auditorium, uffici dell'anagrafe. Alla dedica è abbinato un murale, costato al Municipio 30mila euro, altri sei o sette sono stati offerti dall'attivista Cathy La Torre e da Cristina Fogazzi, alias l'«Estetista Cinica» finita nella bufera giorni fa per una cena con influencer organizzata all'interno della Biblioteca Nazionale Braidense e nel cortile d'onore di Brera.

«Personalmente non ho nulla contro questa iniziativa - premette l'assessore regionale di Forza Italia Gianluca Comazzi -, vorrei però che venisse usato lo stesso metro di valutazione per tutti, senza ipocrisie e doppiopesismi e senza ragionamenti di natura ideologica. Sala accampa scuse e ricorre a cavilli burocratici per non intitolare luoghi a Berlusconi. Un aeroporto, come un centro civico, non è una via pubblica, la regola dei 10 anni non vale».

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