Il salto del Grillo e i grillini neo-garantisti: il peggio della settimana

Dal garantismo di Grillo alla morale di Salvini e Toninelli scrive il suo primo libro. Tutto il peggio della settimana

Il salto del Grillo e i grillini neo-garantisti: il peggio della settimana

Chi di giustizia ferisce di giustizia perisce. È il caso dell’auto elevato Beppe Grillo. Il padre giustizialista del Movimento5 stelle finisce dritto nel peggio della settimana, forse di sempre. Il comico nel video (ormai noto a tutti) pubblicato sui suoi social a difesa dell’altro figlio, Ciro, accusato di stupro di gruppo, da fiato alla bocca con rabbia e veemenza e affonda il movimento. Il colpo di grazia lo da la sua lady, su facebook commenta a Maria Elena Boschi: “C’è un video che testimonia l’innocenza dei ragazzi, dove si vede che lei è consenziente, la data della denuncia è solo un particolare.” Beppe ha messo tutti in difficoltà, compreso Giuseppi, che prova a mantenere le distanze.

PAROLE COME PIETRE

Beppe e il video: “Mio figlio è su tutti i giornali come uno stupratore seriale, assieme ad altri tre ragazzi. Perché allora non sono stati arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente. Una persona che viene stuprata alla mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia... Vi è sembrato strano. Bene, è strano...”

PAOLA TAVERNA

La senatrice di borgata si risveglia garantista! Su twitter scrive: “Ciò che prova Beppe a livello umano posso solo immaginarlo, e da mamma gli sono vicina. La Magistratura è al lavoro, perciò auspico che giornali e talk show lascino che questa vicenda si risolva, come giusto che sia, in tribunale. Serve rispetto: no a speculazioni da sciacalli.” Ah si? Lo vada a dire a tutti quelli che ha infangato negli anni.

FABIANA DADONE

Ve la ricordate? Sì, la ministra rock, ultra-femminista, quella con le scarpe rosse sulla scrivania pronta a tutto pur di difendere le donne. Bene, dopo giorni di silenzio ha deciso di “parlare”: “Giocare al chi si esprime prima è più pro diritti delle donne e chi lo fa dopo è meno donna dura e pura, meno femminista, meno garantista non fa per me.” Nessuna gara, è solo questione di buonsenso.

ALESSANDRO DI BATTISTA

Il puro e duro del Movimento scende in campo a difesa del sul “Beppe”: “Coraggio, sei un papà e ti capisco, spero che si possa chiarire tutto e alla svelta.” Ma alla (presunta) vittima chi ci pensa?

Oltre al caso Grillo c’è di più, c’è la politica che ha ripreso a litigare. Noi lo avevamo anticipato, nella maggioranza salva-Italia non corre buon sangue. Salvini si scaglia contro Draghi sul coprifuoco e tira dritto per la sua strada accusato di fare campagna elettorale.

MATTEO SALVINI

Il capitano ha coraggio da vendere. In diretta su Rete4 da Nicola Porro, commentando la denuncia dell’attore Alessandro Gassman, che sui social ha scritto di una festa organizzata dai vicini, interrogandosi se chiamare la polizia o meno, ha detto: “Un Paese dove c’è l’attore che chiama la polizia per denunciare il vicino di casa non è un Paese civile, non è un bel modello. La delazione di Stato, in Unione Sovietica… cosa fai? Ma vai a citofonare al vicino “ma guarda che stai facendo casino”?” Ma lo dice proprio lui che, solo un anno fa in campagna elettorale, ha citofonato ad presunto spacciatore? “Scusi, ma lei spaccia?”

DANILO TONINELLI

L’annuncio shock dell’ex ministro: “Oggi è la Giornata mondiale del libro. E il libro che sto scrivendo da mesi è quasi finito.” Bisogna aggiungere altro?

VINCENZO DE LUCA

Il Presidente della Campania torna a far parlare di sè. Nel suo solito monologo del venerdì pomeriggio va all'attacco del generale Figliuolo e, sulla scia della Murgia, lo intima a spogliarsi della divisa: "La sensazione è che si decida alla giornata e a come capita. E allora chiedo al governo e al commissario di governo: per quale motivo continuate a dormire in piedi e non chiedete ad Aifa di valutare gli altri vaccini disponibili? Ma il governo dorme in piedi." E poi il consiglio spassionato al generale: "Mi permetto di consigliargli di andare in giro per l’Italia in abiti civili. Quando si hanno funzioni civili credo che sia inappropriato andare in giro con tuta mimetica, anfibi e cappello militare, non solo per un’appropriatezza di funzioni, ma anche per evitare problemi delicati. Questo comportamento rischia di scaricare sull’immagine delle forze armate la polemica politica.Ma, chissà perché, siamo affezionati alla teatralità, che può avere anche risvolti abbastanza seri." E se lo dice De Luca...

MATTEO RENZI

Mentre uno fa lo scrittore, l’altro diventa imprenditore. È il caso del ganzo di Firenze che ha aperto una società con sede a Roma, si chiama Ma.Re Consulting srl. Il futuro è segnato.

PAOLA BINETTI

La senatrice ammette i propri limiti a Repubblica: “Va bene, però mi chiedo: se ci troviamo di fronte un transessuale come lo definiamo, un uomo o una donna?” Come darle torto?

CARLO GIOVANARDI

“I numeri parlano chiaro: i gay sono più tutelati delle donne”

CARLO CALENDA

Il candidato sindaco di Roma in un video social contro i suoi delatori: “Tale Damiano Er Faina mi ha voluto dedicare qualche minuto del suo prezioso tempo per spiegarmi l’importanza del linguaggio spiccio romanesco.

Rispondere non era esattamente una mia priorità, ma sembra che molti ragazzi lo seguano”: “a Damià, a me la veracità me piace, la veracità romana, quella de Belli, quella de Trilussa, quella sboccacciata de Proietti, ma è la veracità, non la volgarità, soprattutto verso le donne. Per la volgarità ci stanno solo i ceffoni. Faì, questa mano po esse piuma o po esse fero: oggi è stata piuma, ma fai er bravo...”

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