Anche quest'anno i festeggiamenti per il 25 aprile sono conditi da polemiche, violenze e prese di posizione più o meno coerenti. Il mondo della politica non fa certo eccezione e ci regala una vicenda che farà discutere a lungo: il capogruppo del Pd nel consiglio regionale delle Marche, Maurizio Mangialardi, ha pubblicato una storia su Instragram - poi rimossa - che ritraeva il capo della Lega Matteo Salvini e la leader di Rassemblement National, Marine Le Pen, a testa in giù. A corollario dei due leader politici una scritta, anch'essa al rovescio, che recitava: "Salvini tifa ancora Le Pen e questo vuol dire che non è cambiato. Nonostante la prudenza Salvini è ancora uno dei principali sponsor di Putin e avversari dell'Europa nel nostro Paese".
La reazione di Salvini
La risposta del leader leghista non si è fatta attendere molto: Salvini infatti a stretto giro di posta ha replicato su Twitter all'esponente del partito democratico in modo piuttosto ironico: "Consigliere regionale del PD delle Marche (signor Mangialardi) pacifista e solidale, che posta su Instagram me e Marine a testa in giù, e magari oggi sarà in piazza con la bandiera della pace... ".
La replica di Mangialardi
A soffiare ulteriormente sul fuoco delle polemiche ci ha pensato lo stesso autore del post. L'esponente Dem, candidato presidente alle regionali del 2020 per la regione Marche, ha infatti parlato di "strumentalizzazione polemica da parte di un leader in confusione politica". Mangialardi ha poi tentato di correggere il tiro, sostenendo che il suo post voleva solamente rimarcare la fresca vittoria di Emmanuel Macron alle politiche francesi. I due leader politici - sempre secondo Mangialardi - sono stati da lui ritratti a testa in giù perché Salvini, qualche sera fa, aveva parlato della grande opportunità che avrebbe rappresentato un eventuale successo di Marine Le Pen per 'ribaltare' gli equilibri in Europa. L'affermazione di Macron invece - sostiene ancora il consigliere Pd - "ha letteralmente 'ribaltato' Marine Le Pen e le speranze dello stesso Salvini". Mangialardi infine ha attaccato nuovamente Salvini e la Lega, sostenendo che questi vivano con disagio la Festa della Liberazione dal nazifascismo perché "non hanno mai disdegnato i voti delle formazioni dell'estrema destra".
Il precedente
Quasi un anno fa a essere ritratta a testa in giù era stata invece Giorgia Meloni: un docente dell'università Ca' Foscari di Venezia infatti aveva condiviso sui social
una foto che ritraeva il libro della leader di FdI capovolto. Anche in quel caso naturalmente le polemiche non erano mancate visto il rimando - neanche troppo velato a dire il vero - a Benito Mussolini e Claretta Petacci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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