Nell’Italia contemporanea in cui ogni anno numerosi politici (in prevalenza di sinistra) scrivono libri, al leader di un partito di destra sembra non essere concesso pubblicare un libro senza che avvengano boicottaggi, insulti e minacce. È il caso della biografia di Giorgia Meloni che, dopo il rifiuto di una libraia romana di venderlo nella propria libreria, è protagonista di un nuovo episodio che testimonia l’intolleranza di una certa intellighenzia nei confronti del mondo della destra. Simon Levis Sullam, Professore Associato di Storia Contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha pubblicato sul suo profilo Facebook una fotografia in una Libreria Feltrinelli con la copertina dei libri di Giorgia Meloni al contrario e con il volto della leader di FdI a testa in giù. Il post, corredato dall’emblematica didascalia “Nelle librerie Feltrinelli può capitare” è un evidente richiamo al fascismo e a Piazzale Loreto. Come è possibile che in una libreria si trovino i libri con il volto della Meloni al contrario? Osservando la fotografia pubblicata da Levis Sullman, si può osservare come non si tratti di una singola copia ma di un’intera fila di libri, per giunta nella sezione classifica, possibile che i librai non se ne siano accorti?
E ancora: è possibile che sia stato proprio il personale della libreria a esporli in quel modo? Se così fosse sarebbe molto grave. Ma è allo stesso modo grave il post pubblicato da Levis Sullam che non è un semplice hater che affolla il web ma un professore universitario che, come scrive Guido Crosetto, dovrebbe formare “le menti dei giovani al rispetto, alla tolleranza, alla libertà di pensiero, al confronto civile”. Immediata la condanna anche da parte del Senatore veneto Luca De Carlo: “Levis Sullam insegna all’università. Questo il suo post. Sdegno? Imbarazzo? Per la sinistra liberal e tollerante è tutto ok? Niente da dire? Oppure come dice il professore in commento ‘solo un po’ di mal di testa’?!”.
Lecito domandarsi se l’Università Ca Foscari prenderà provvedimenti per quanto scritto dal suo professore come avvenuto pochi giorni fa da parte dell’Università di Milano che ha addirittura sospeso il professor Marco Bassani per un suo post giudicato un contenuto d’odio. Oppure, per l’ennesima volta, scopriremo che, se i contenuti d’odio sono rivolti nei confronti di un politico o di una persona di destra, sono concessi secondo il principio dei due pesi e due misure che nel mondo culturale e accademico italiano è ormai diventato una consuetudine.
E sul caso è intervenuta anche la stessa Giorgia Meloni: "Ma vi sembra normale che un docente universitario scherzi sui miei libri ribaltati per simulare il fatto che io venga appesa? Ecco a voi l'esempio di una delle tante "menti" che insegnano ai giovani il rispetto, la tolleranza, la libertà di pensiero e il confronto civile. Menomale che i cattivi seminatori di odio siamo noi di destra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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