È scontro sulle candidature. Così Salvini apre le ostilità

Dopo Roma il leader leghista pronto a rompere anche su Torino. "Berlusconi non capisce l'importanza di candidature pulite"

È scontro sulle candidature. Così Salvini apre le ostilità

Dopo Roma, tocca a Torino. Nel giorno in cui Giorgia Meloni ufficializza la candidatura al Campidoglio, Matteo Salvini rompe l'accordo con Forza Italia su Osvaldo Napoli, ad oggi candidato per il centrodestra nella corsa al Comune di Torino. "È un'ottima persona - strappa il leader della Lega - ma non so se è il candidato migliore".

Mentre a Roma si consuma lo strappo definitivo su Guido Bertolaso, Salvini piomba a Torino per incontrare i tassisti. L'appuntamento è alla sede della cooperativa 5730. Non è la prima volta che il leader della Lega Nord si è schiera a favore dei tassisti che protestano contro Uber. Ma oggi sul tavolo c'è molto di più. E a margine dell'incontro Salvini lancia un nuovo attacco ai suoi alleati. Nel mirino ci finisce Napoli, il candidato proposto da Silvio Berlusconi per sfidare il sindaco uscente Piero Fassino. "Non so se è il candidato migliore...", la butta lì. E spiega: "I candidati sostenuti dalla Lega devono avere le idee molto chiare. Sul tema della sicurezza non ci possono essere idee confuse. Non 'alla Bertolaso', per intenderci". L'attacco è duro. Anche perché su Napoli, come anche su Bertolaso, c'era già un accordo di massima che adesso viene gettato all'aria. "La Lega - ricorda - non impone niente a nessuno ma sui temi che a noi stanno a cuore, dalla difesa degli artigiani alle partite Iva, dai servizi locali alla sicurezza, non ci possono essere idee confuse".

"A Novara vinciamo al primo turno, a Torino arriviamo al ballottaggio". Nei prossimi giorni Salvini incontrerà alcune persone che si sono messe a disposizione per candidarsi con la Lega Nord. Se a Torino i giochi sono ancora aperti, a Roma la trattiva è chiusa. "La Meloni è la candidata più forte possibile - dice Salvini - se Berlusconi converge meglio per tutti". Da questa posizione non è disposto a tornare indietro. Nemmeno davanti ai mal di pancia del governatore della Lombardia Roberto Maroni. "Sono orgoglioso di come Maroni fa il governatore in Lombardia e di come Zaia lo fa in Veneto - conclude - a ognuno il suo mestiere".

In serata Matteo Salvini torna a parlare, all'assemblea nazionale di Goia Ugl commercio ambulante. Parole dure, contro Silvio Berlusconi.

"Mi dispiace di avere un pò litigato, in questi giorni, con Silvio Berlusconi. Dovevo andare a Canale 5, domani mattina, ma adesso mi hanno detto di non andare...". E aggiunge: "Avevo chiesto di candidare persone nuove, pulite - ha aggiunto - ma lui fa fatica a capire come questo sia importante".

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