Tra i due sono volate parole grosse, con tanto di querela per diffamazione. Ora, però, entrambi fanno parte del governo e, in un certo modo, cercano di mettersi d'accordo per superare le vecchie incomprensioni. Stiamo parlando di Matteo Salvini e di Stefano Buffagni, vicepremier e ministro dell'Interno il primo, sottosegretario agli Affari regionali il secondo. Tra i due sono "in corso trattative" nell’ambito del processo milanese in cui il primo ha querelato per diffamazione il secondo, prima che si formasse l’esecutivo che vede legate le due formazioni politiche. È emerso dall’udienza di oggi che è stata quindi rinviata.
Nella scorsa udienza, a gennaio, Buffagni aveva invocato l’insindacabilità dei consigliere regionali, carica da lui ricoperta all’epoca.
Il pentastellato è accusato di avere indicato Salvini come "parte di un sistema marcio che sta infettando le istituzioni e che brucia i soldi dei lombardi e che se a Roma c’era Pd e Mafia Capitale, in Lombardia il sistema è in mano alla Lega, ma alla fine sono sempre i cittadini a pagare". Non si sa ancora come andrà a finire ma, visti i buoni rapporti tra le rispettive forze politiche, è probabile che la vicenda si possa chiudere in via stragiudiziale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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