Pochi giorni fa, Elizabeth, una ragazza peruviana che vive in Italia da 18 anni, aveva scritto una lettera a Matteo Salvini sulle pagine di Repubblica. Nella lettera, la ragazza scriveva al ministro dell'Interno dicendo di sentirsi tradita dal governo italiano e di avere paura di non ottenere la tanto agognata cittadinanza per l'estensione dei tempi per l'ottenimento fino a quattro anni.
Oggi è arrivata la risposta del vice premier e ministro dell'Interno. "Cara Elizabeth, ho letto con attenzione la tua lettera dell'altro giorno a Repubblica. Confermo: chi arriva in Italia per lavorare, rispetta le leggi e si comporta bene è il benvenuto ed è un amico". Salvini ha spiegato che "i tempi per la concessione della cittadinanza si sono dilatati per l'alto numero di domande (circa 300mila), che fatichiamo a smaltire anche per i numerosi casi di documenti contraffatti". E rivolgendosi direttamente alla ragazza che ha scritto a Repubblica, il ministro ha ricordato che "nel 2018 circa il 60% delle istanze è stato rigettato e ci sono 4.500 ricorsi pendenti".
Il leader leghista ha poi voluto rassicurare la ragazza sul potenziale problema del soggiorno all'estero ocme causa ostativa all'ottenimento della cittadinanza. "Per la questione del master all'estero: brevi periodi di studio o di esperienze fuori dall'Italia non sono un problema, anzi, ma è evidente - dice il ministro - che la richiesta di cittadinanza presuppone una continuità di residenza sul territorio nazionale che viene meno se ci si allontana per lunghi periodi. E su questo punto la legge è rimasta uguale. Per concludere.
Di certo serve più efficienza da parte dello Stato, cara Elizabeth, ma anche meno furbetti da parte degli stranieri, aspiranti cittadini italiani, che penalizzano gli amici come te. Tienimi aggiornato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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