Dopo aver consegnato fascia tricolore e chiavi del municipio alla candidata di Pd e Leu Valentina Vada, il sindaco uscente di San Giovanni Valdarno, Maurizio Viligiardi torna al suo lavoro di operaio.
Oggi dopo, un’esperienza decennale da sindacalista della Cgil e altrettanti anni alla guida del comune di 17mila abitanti in provincia di Arezzo, varcherà di nuovo i cancelli della Polynt, la fabbrica di polimeri in cui ha lavorato una vita, per coordinare i servizi dello stabilimento.
Per lui, racconta a Repubblica, “non c’erano spazi”. In più fare il sindaco, confessa allo stesso quotidiano, “significa non avere mai un sabato o una domenica libera, significa a volte andare alle riunioni anche la sera dopocena”. “Io sono sposato, ho un figlio di 25 anni con una disabilità – ha proseguito Viligiardi - sento di voler in questa fase della vita dedicarmi di più alla famiglia”.
Tra i rimpianti dell’ex sindaco renziano c’è quello di non aver potuto portare la cittadina all’interno della Citta metropolitana di Firenze e di non aver completato la ristrutturazione del teatro. Nonostante ciò, rivendica il primo cittadino uscente, i bilanci di San Giovanni Valdarno sono in ordine e il debito è stato dimezzato.
Viligiardi annuncia che rimarrà iscritto al Pd nonostante il suo addio alla politica e le accuse di essere stato abbandonato dal partito durante gli anni alla guida del municipio. Ora a sostituirlo arriva un’altra esponente del centrosinistra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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