Sangiuliano "caso" spento. Il centrodestra vola ancora

I sondaggi confermano: maggioranza non scalfita. Stessa irrilevanza per la vicenda che ha colpito Toti

Sangiuliano "caso" spento. Il centrodestra vola ancora
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Mentre il «caso Sangiuliano» continua a tenere banco nel dibattito pubblico, il consenso per il centrodestra non sembra essere minimamente scalfito.

L'ultimo sondaggio Swg del 9 settembre effettuato per La7 conferma, infatti, Fratelli d'Italia come primo partito col 30,2% dei consensi, quasi 8 punti in più rispetto al Pd fermo al 22,5%. Le altre principali forze viaggiano intorno alle solite cifre: M5S 11,5%, Forza Italia 8,5% e Lega 8,3%. Numeri che dimostrano come le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, prontamente sostituito da Alessandro Giuli, non sono un tema di reale interesse per gli elettori, i quali, dopo questa vicenda, non hanno cambiato minimamente le proprie intenzioni di voto. Questa, però, è una tendenza che si è riscontrata anche nei precedenti «casi» che avrebbero potuto mettere in difficoltà il governo. In luglio, su Fratelli d'Italia si abbatte il ciclone mediatico sollevato da Fanpage con l'inchiesta «Gioventù meloniana» che diventa virale in pochissimi giorni. Risultato? Il partito del presidente del Consiglio, sempre secondo i dati diffusi da Swg per La7, rimane stabile al 29%, un risultato identico a quello della settimana precedente, nettamente davanti al Pd fermo al 23,6%. In maggio, invece, viene arrestato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti (foto) eppure persino il programma di Corrado Formigli, Piazza Pulita, non può far altro che certificare il buon stato di salute del centrodestra. Renato Mannheimer, in occasione della puntata del 17 maggio, dà conto dell'ultimo sondaggio che il suo istituto ha potuto effettuare prima delle Europee. Ebbene, anche in questo caso FdI è primo partito col 27,7%, davanti al Pd che insegue col 20,6%, mentre la Lega è data all'8,7% e Fi all'8,6%. Cifre più che dignitose per la coalizione di centrodestra che governa il Paese dall'ottobre 2022 e che aveva iniziato il nuovo anno col botto. Agli inizi di gennaio di questo mese, infatti, desta scalpore il caso del deputato vercellese di FdI, Emanuele Pozzolo, accusato di aver ferito con un colpo di pistola il genero del caposcorta del collega di partito e amico Andrea Delmastro in occasione del veglione di Capodanno che si era tenuto nella sede della pro loco di Rosazza. Nonostante il grande clamore mediatico per la vicenda, i numeri della rilevazione post festività natalizie parlano chiaro e attribuiscono una crescita del centrodestra rispetto ai dati diffusi il 18 dicembre 2023. Nel dettaglio: FdI al 29,2% (+0,7%), Pd al 19,1% (-0,3), M5s 16,4% (-0,4%), mentre la Lega stabile al 9,1% e Forza Italia 7,3% (+0,1%). Ma non è finita qui perché anche il 2023 non è stato privo di polemiche. La rottura del rapporto sentimentale tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il compagno Andrea Giambruno, invece, non ha avuto ripercussioni.

Anche in questo caso, sempre secondo il sondaggio settimanale di Swg del 23 ottobre, FdI è rimasto primo partito col 28,7% col Pd inchiodato al 19,8%. Nel 2023 scoppia il «caso Santanché», ma FdI è data al 28,5%, mentre dopo «Cutro» il partito della Meloni era al 30%. Nessuno di questi «casi» ha mai danneggiato il governo o il centrodestra.

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