Dovrebbero arrivare entro il prossimo venerdì le nuove fasce di colore per le Regioni. A soli due giorni di distanza dall'attuazione dell'ultima ordinanza emanata dal governo, ai piani alti si comincia già a ragionare su quali provvedimenti prendere per quanto riguarda la prossima settimana. Un'Italia a colori in continua evoluzione, dunque, con alcune zone che riceverenno misure meno rigide ed altre che invece dovranno prepararsi a nuove limitazioni.
Al momento i dati italiani sono incoraggianti, con l'indice Rt in costante calo, tuttavia permangono delle zone che necessitano ancora di rigorosi controlli, proprio perché la situazione del Paese non torni a peggiorare.
Secondo quanto riferito da Il Messaggero, la prossima settimana potremmo avere una regione rossa, cinque arancioni e le restanti gialle. Tutto sta ai dati che venerdì verranno riportati dall'Istitituto superiore di Sanità (Iss).
La situazione Valle d'Aosta
Occhi puntati sulla Valle d'Aosta, attualmente l'unica a trovarsi ancora in zona rossa, soprattutto a causa del tasso di letalità (4,2%). La Regione ha recentemente presentato un emendamento in cui si chiede di abolire l'automatismo dell'introduzione della 'zona rossa' basato unicamente sul valore numerico dei 250 casi per 100.000 abitanti, così da avere una valutazione più coerente della reale condizione sanitaria del territorio. Al momento, tuttavia, non sembra che la regione andrà incontro ad un cambio di colore.
La Sardegna rimane arancione
Non dovrebbero esserci cambiamenti neppure per la Sardegna, entrata da pochi giorni in zona arancio. Malgrado i numeri incoraggianti, è passato troppo poco tempo da quando il territorio sardo si trovava in area rossa, motivo per cui la situazione deve ancora essere monitorata. La regione dunque dovrà ancora attendere prima di passare alla tanto agognata zona gialla: il colore arancio è destinato a durare almeno fino al 16 maggio.
Le altre Regioni
A rischio zona arancione, fanno sapere da Il Messaggero, anche la Campania, che negli ultimi giorni ha visto risalire il proprio indice Rt, tornato al di sopra della soglia critica. Non si è fortunatamente verificato alcun incremento dei ricoveri, cosa che potrebbe "salvare" la regione, tuttavia non è completamente da escludere il passaggio alla zona arancio.
A diventare gialla, invece, potrebbe essere la Puglia, che ultimamente ha registrato una diminuzione dei ricoveri nei reparti di terapia intensiva e
rianimazione, arrivati rispettivamente al 34 ed al 42%. Il suo Rt si trova attualmente allo 0,92%: numeri che fanno ben sperare in una variazione di colore.Nessun altro cambiamento previsto per le altre regioni italiane.
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