La manovra conterrà novità anche per la sanità. In particolare, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha parlato di due «priorità»: una riguarda le nuove assunzioni, l'altra una «flat tax» sulla «indennità di specificità». Ma solo per chi opera nel pubblico. La premessa del capo di dicastero è sui nuovi ingressi nel settore: «Per noi - ha detto ieri - quest'anno è importante che in manovra ci siano le risorse adeguate per avere un piano pluriennale di assunzioni di personale medico e sanitario negli ospedali». Il fine è «far sì che ci sia un maggior numero di operatori». Ma anche «pagare meglio» deve rappresentare un obiettivo.
Da qua, l'idea di una flat tax «com'è già stato fatto per le ore di straordinario nel decreto legge sulle liste d'attesa». Il ministro ha esposto entrambe le richieste durante l'Assemblea generale dei medici dipendenti (Fems). Ma attenzione anche agli sviluppi sul mondo della medicina. Quella che per Schillaci dovrebbe essere «più moderna» e al «passo con i tempi». Un problema - quest'ultimo - che però non viene percepito soltanto in Italia ma sul piano «mondiale». Il tema è rilevante soprattutto per le giovani generazioni. «I giovani medici - ha spiegato il capo di dicastero - hanno grandi aspettative e anche esigenze diverse rispetto al passato. Bisogna intercettare i loro desideri, avere un sistema con meno burocrazia e più possibilità di fare carriera».
Nel governo, c'è consapevolezza sull'importanza momento: «Il ministro Giorgetti - ha sottolineato Schillaci - sta cercando le risorse per una finanziaria che sia utile al Paese». Il piano sulla flat tax prevede un abbassamento dell'attuale tassazione, che è ferma al 43%. Schillaci ha proposto a Giorgetti di tassare le indennità di specificità al 15%. Sarebbe una differenza sostanziale. «Abbiamo a cuore, se possibile, che venga tassata in maniera minore», ha chiosato il ministro.
Tra i tanti placet alla proposta, anche quello di Gianluca Giuliano, segretario nazionale di Ugl Salute.
«Una ottima notizia che, se confermata poi nella manovra - ha fatto presente il dirigente sindacale - , darebbe ragione ad una nostra richiesta, formulata da tempo, in cui proponevamo un'aliquota unica del 10% per andare a incrementare gli emolumenti degli operatori sanitari».Frabo
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