Scontro tra una petroliera e una nave cargo. Salvi gli equipaggi, si valuta il danno in mare

L'imbarcazione affittata dal Pentagono ha perso carburante

Scontro tra una petroliera e una nave cargo. Salvi gli equipaggi, si valuta il danno in mare
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Danni limitati ieri, almeno al personale, per l'incidente avvenuto al largo della costa orientale dello Yorkshire, vicino al porto di Hull. La nave cargo portoghese Solong si è scontrata con la petroliera Stena Immaculate, di proprietà della svedese Stena Bulk (gestita dalla compagnia Crowley) e noleggiata dall'esercito americano. La prima arrivava dalla Scozia e puntava verso Rotterdam, mentre la seconda veniva dalla Grecia e si stava dirigendo verso Hull.

Dopo l'impatto entrambe le imbarcazioni hanno preso fuoco, provocando un incendio con nuvole di fumo nero. La nave, che trasportava carburante per aeromobili destinato alle forze aeree americane, anche chiamata benzina avio, ha rilasciato in mare parte del suo contenuto, ma il danno ambientale non è ancora valutabile, così come si deve ancora ricostruire la dinamica dell'incidente. Il bilancio finale è di una trentina di feriti, di cui solo uno è stato portato in ospedale, mentre gli altri, già verso le 17, risultavano in salvo a riva. L'allarme era scattato alle 9.48 come riferito dalla Guardia Costiera. Un elicottero di salvataggio era stato chiamato da Humberside, insieme a scialuppe di salvataggio inviate dalle località vicine di Skegness, Bridlington, Maplethorpe e Cleethorpes. Secondo quanto raccontato da Crowley, ci sarebbero state a bordo «esplosioni multiple», quando la nave ha subito la rottura della cisterna di carico. E in base ai primi dati marittimi riportati, il cargo Solong, che trasportava tra le altre cose un carico di 15 containers di cianuro di sodio, avrebbe urtato la Stena, che si trovava ancorata, causando l'incendio. Sempre in base alla nota diffusa da Crowley, le operazioni di salvataggio sono iniziate immediatamente. «Il piano di emergenza è scattato subito - si leggeva nella nota - e stiamo lavorando con i servizi pubblici per contenere il fuoco e mettere in sicurezza la nave. La nostra priorità è la sicurezza delle persone e dell'ambiente». Un portavoce di Greenpeace UK ha dichiarato di stare monitorando «con molta attenzione» la situazione, ma che è troppo presto per valutare un eventuale danno ambientale. «Sia la violenza della collisione che le sue conseguenze sono cause di grave preoccupazione».

Ad essere rilasciato in acqua sarebbe stato solo il carburante della Stena e non il cianuro di sodio trasportato dal cargo.

David McFarlane, direttore di Marine Risk and Safety Comsultants, ha spiegato al Guardian che a bordo delle navi sono installati numerosi dispositivi di sicurezza programmati per evitare simili collisioni. «In mare se ne verificano circa 200-300 ogni anno» ha detto ai giornalisti aggiungendo che è troppo presto per dire che cosa sia successo, ma che l'errore umano viene spesso indicato per incidenti di questo genere.

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