Scuole chiuse, Conte contro la fuga di notizie: "Un'uscita improvvida"

Prima la notizia sulla chiusura delle scuole, poi lo stop della Azzolina. Infine la conferma da palazzo Chigi. È caos informativo e c'è chi punta il dito contro Casalino e Franceschini

Scuole chiuse, Conte contro la fuga di notizie: "Un'uscita improvvida"

Prima la notizia sulla chiusura delle scuole. Poi il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina che frena: "Nessuna decisione sulla scuola è stata presa. Non c'è la chiusura ed abbiamo chiesto al comitato tecnico scientifico una valutazione e un parere su questo che sia proporzionale allo scenario epidemiologico. Questa decisione arriverà nelle prossime ore". Una dichiarazione che ieri ha generato non poco caos. Infine, in serata l'annuncio ufficiale: le scuole resteranno chiuse. "Per noi non è stata una decisione facile, abbiamo aspettato il parere del comitato scientifico e abbiamo deciso prudenzialmente di sospendere le attività didattiche fino al 15 marzo da domani", ha dichiarato il ministro in conferenza stampa con il premier Giuseppe Conte.

Insomma, la comunicazione si è rivelata un gran pasticcio. Tanto che anche Conte non ha negato il caos informativo: "L'uscita oggi della notizia dello stop per scuole e atenei è stata completamente improvvida perché non ci siamo lasciati con una decisione finale". Il governo aspettava il via libera del comitato tecnico scientifico capeggiato dal presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha spiegato il premier. Ma l'attrito tra governo e scienziati c'è ed è innegabile: "Uno stop di 15 giorni non serve, sarebbe necessaria una chiusura più lunga, anche di due mesi", hanno dichiarato i tecnici mentre da palazzo Chigi hanno spiegato che "Non è esatto sostenere che il Comitato ha escluso l' efficacia della misura".

All'uscita della notizia, il caos. Nel primo pomeriggio su tutti i giornali viene data per certa la decisione di chiudere le scuole. "Eppure noi non avevamo ancora deciso nulla", ha giurato un ministro del M5S, come riporta il Fatto Quotidiano. Poi l'annuncio della Azzolina e infine la definizione di Conte, "improvvida uscita". Molti puntano il dito contro la comunicazione di palazzo Chigi, guidata da Rocco Casalino, spiega ancora il quotidiano. Altre voci dal governo invece incolpano un ministro del Pd, Dario Franceschini. Niente di certo, ma tutto questo mostra ancora una volta il clima teso nel Palazzo. Le opposizioni si scagliano contro il governo, mentre in serata Di Maio cerca di riportare l'ordine: "Siamo in un momento di difficoltà per un'emergenza che non si poteva prevedere.

Quindi remiamo insieme, tutti, nella stessa direzione". Chiude la lunga giornata l'appello di Conte ai cittadini: "Siamo sulla stessa barca, chi è al timone ha il dovere di mantenere la rotta e indicarla all'equipaggio".

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