Oltre dieci persone sono rimaste uccise dopo una dura repressione delle forze dell'ordine, che hanno aperto il fuoco sui dimostranti, negli ultimi due giorni a Javanroud e Mahabad, nella provincia del Kurdistan iraniano. Lo fanno sapere attivisti per i diritti umani iraniani mentre l'account di dissidenti 1500Tasvir ha descritto la situazione come simile a una «guerra» e ha pubblicato video in cui si vedono corpi di cadaveri insanguinati a terra nelle strade di Javanroud con persone che cercano di dare soccorso e altri che fuggono.
Secondo gruppi di attivisti per i diritti umani, sono 13 le persone che hanno perso la vita negli ultimi due giorni, a Mahabad e Javanroud, durante la repressione di manifestazioni, che proseguono da oltre due mesi nel Paese dopo la morte di Mahsa Amini, 22enne di origine curda che ha perso la vita il 16 settembre dopo essere stata arrestata perché non portava il velo in modo corretto.
Per l'agenzia statale Irna, sono invece tre i «rivoltosi» uccisi la scorsa notte a Javanroud, dove i disordini sono andati avanti anche oggi con le forze dell'ordine che hanno sparato contro chi partecipava ai funerali del maestro di sport Erfan Kakai, di 50 anni, e il 16enne Bahaeddin Veisi, uccisi l'altra sera mentre a loro volta partecipavano a un funerale. «Da domenica, le forze di sicurezza hanno colpito a morte almeno 11 persone a Mahabad, hanno anche sparato a case e negozi, arrecando danni agli edifici» ha affermato Jalal Mahmoudzadeh, deputato di Mahabad.
Durante gli scontri sono anche state arrestate due importanti attrici iraniane per aver sostenuto pubblicamente proteste antigovernative di massa. Hengameh Ghaziani e Katayoun Riahi sono accusate di collusione e di aver agito contro le autorità iraniane, secondo l'agenzia di stampa Irna.
Entrambe le donne in precedenza erano apparse in pubblico senza il velo, un gesto compito per solidarietà con i manifestanti.
Entrambe attrici pluripremiate, le due donne sono state arrestate su ordine dell'ufficio del procuratore iraniano. Prima del suo arresto, la Ghaziani ha scritto sui social che «qualunque cosa accada, sappiate che come sempre starò con il popolo iraniano. Questo forse è il mio ultimo post».
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